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La sposa infedeleFederico Garcia Lorca

Post n°178 pubblicato il 27 Luglio 2006 da LuisFigo1

E io me la portai al fiume
credendo che fosse ragazza,
invece aveva marito.
Fu la notte di S. Giacomo
e quasi per compromesso
Si spensero i lampioni
E si accesero i grilli.
Dopo l’ultima curva
toccai i suoi seni addormentati,
e mi si aprirono subito
come rami di giacinti.
L’amido della sua sottana
mi suonava nell’orecchio,
come una pezza di seta
lacerata da dieci coltelli.
Senza luce d’argento sulle loro cime
sono cresciuti gli alberi,
e un orizzonte di cani
latra molto lontano dal fiume.
Passati i rovi,
i giunchi e gli spini,
sotto la chioma dei suoi capelli
feci una buca nella sabbia.
Io mi levai la cravatta.
Lei si levò il vestito.
Io il cinturone con la pistola.
Lei i suoi quattro corpetti.
Né tuberose né chiocciole
hanno la pelle tanto sottile,
né cristalli sotto la luna
risplendono con questa luce.
Le sue cosce mi sfuggivano
come pesci sorpresi,
metà piene di fuoco,
metà piene di freddo.
Quella notte percorsi
il migliore dei cammini,
sopra una puledra di madreperla
senza briglie e senza staffe.
Non voglio dire, da uomo,
le cose che lei mi disse.
La luce della ragione
mi fa essere molto discreto.
Sporca di baci e sabbia,
io la portai via dal fiume.
Con l'aria si battevano
le spade dei gigli.
Mi comportai da quello che sono.
Come un gitano autentico.
Le regalai un tavolino da lavoro
grande di raso paglierino,
e non volli innamorarmi
perchè avendo marito
mi disse che era ragazza
quando la portavo al fiume

 
 
 

Il gridoFederico Garcia Lorca

Post n°177 pubblicato il 27 Luglio 2006 da LuisFigo1

L'ellisse di un grido,
va di monte
in monte.

Dagli ulivi
sarà un arcobaleno nero
sopra la notte azzurra.

Ahi!
Come un arco di viola
il grido ha fatto vibrare
le lunghe corde del vento.

Ahi!

(Le genti delle grotte
espongono le lucerne.)

Ahi!

 
 
 

AgguatoFederico Garcia Lorca

Post n°176 pubblicato il 26 Luglio 2006 da LuisFigo1

Morto resto sulla strada
con un pugnale nel petto.
Non lo conosceva nessuno.
Come tremava il lampione!
Madre.
Come tremava il piccolo lampione
della strada!
Era l'alba. Nessuno
potè affacciarsi ai suoi occhi
aperti all'aria dura.
Morto restò sulla strada
con un pugnale nel petto
e non lo conosceva nessuno.

 
 
 

Post n°175 pubblicato il 25 Luglio 2006 da LuisFigo1

È cosi breve il nostro cammino

È cosi breve il nostro cammino
Nel sogno dell'amore!
Il mondo di una rosa!

Ma noi lo rendiamo
Immenso con soste
Di lunghi baci
Sulle foglie aperte.

Juan Ramon  Jimenez

 
 
 

RisveglioJuan Ramon  Jimenez

Post n°173 pubblicato il 24 Luglio 2006 da LuisFigo1

Vorrei essere sempre per te, vita,
come il fiore, che durante la notte
dal sogno infinito di tesori
delle sue foglie chiuse,
dona, in un momento, aprendosi col giorno,
tutta l'essenza del suo sogno!

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: LuisFigo1
Data di creazione: 02/06/2006
 
 

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