Il mondo visto da me

TUTTA COLPA DI BANDERAS. E ROSITA


 E pensare che era tutto chiaro come il sole e sotto gli occhi di tutti: è colpa di Banderas e della sua gallina Rosita. Valentino Rossi ha perso il titolo a causa del famigerato 'biscotto' che Lorenzo, Marquez e Pedrosa hanno preparato e cotto su precise indicazioni del fornaio di Malaga e della sua gallina.In realtà non è così e so bene che tanti faticano a rendersene conto, ma lucidità e obiettività sono merce rara in Italia, né più né meno come un metro di neve in Congo o Senegal.Vediamo un po' cos'è successo in questo mondiale moto gp 2015.Rossi ha fatto la sua gara più bella dell'anno a Silverstone sotto il diluvio mentre Marquez finiva a terra e Lorenzo si lamentava della visiera appannata come un qualsiasi pilota esordiente. Dopo quel GP i risultati di Rossi non sono stati all'altezza dei suoi rivali e a Philip Island la follia della 'cricca' (pardòn, ultràs) di Rossi ha iniziato il suo patetico show riempiendo d'insulti il profilo facebook del pilota Ducati Iannone, reo di aver fatto perdere il podio della gara australiana al loro dio.La domenica seguente il calendario prevedeva il GP di Malesia e tutti sanno cos'è successo. Nella conferenza stampa del giovedì Valentino ha esternato i suoi sospetti d'una combine tra Marquez e Lorenzo e ha scatenato polemiche e diatribe a non finire. Andreotti diceva 'pensare male è peccato, ma tante volte ...' e Rossi s'è adeguato alla massima. In gara Pedrosa e Lorenzo se ne vanno verso la vittoria dopo poche curve, mentre Rossi e Marquez combattono come se non ci fosse un domani. A un certo punto il centauro di Tavulia frena e manda largo Marquez in una curva lenta verso destra, la gamba sinistra di Rossi in trasferta fuori carena si tocca con il corpo di Marquez e il pilota spagnolo cade. Rossi finisce la gara al 3° posto, ma il grand jury del GP lo sanziona con la partenza dall'ultimo posto nella gara decisiva di Valencia dell'8/11/ e non prende provvedimenti contro Marquez. La faida italo-spagnola degenera e Rossi s'appella inutilmente al TAS, ma raccoglie la solidarietà di politici, vip, cantanti, ex centauri finiti nel dimenticatoio e parvenu italiani desiderosi di farsi notare e tornare sotto i riflettori della popolarità. Addirittura un paio d'inviati di 'Le iene' è andato a provocare Marquez e ha giustamente ricevuto schiaffi e botte da papà Marquez e da amici di famiglia.Come sempre, i saggi sanno e dicono la verità e il nostro saggio è il 15 volte campione del mondo Giacomo Agostini. Il pilota più titolato di sempre dice che Rossi, pilota esperto e veterano, ha fatto l'errore di accettare sfida e provocazione di Marquez e rispondere in quel modo. Il grande Ago integra le sue dichiarazioni in onda su Sky e Cielo dicendo che Rossi poteva stare dietro a Marquez e batterlo all'ultimo giro perché in quel GP Pedrosa e Lorenzo avevano un altro passo. La verità. In una partita di calcio, sport dai cui settori più beceri provengono molti fan del pilota n. 46, Rossi sarebbe stato punito per fallo di reazione.La gara di ieri ha visto la vittoria di Jorge Lorenzo davanti ai connazionali Marc Marquez e Daniel Pedrosa. Rossi è arrivato 4° e il suo vantaggio di 7 punti è sparito insieme al suo ipotetico 10° titolo. Ora tutti parlano del 'biscotto' tra i 3 spagnoli, una solidarietà nazionale e trasversale alle case dei 3 piloti, rispettivamente Yamaha e Honda.E qui emerge la malafede italiana, la stessa di quei poveri imbecilli che invocano il boicottaggio dei prodotti Honda, casa dei 'fornai' Marquez e Pedrosa, o che invocano guerre alla Spagna manco fossero Mussolini, ultimo italiano a dichiarare guerra a Madrid quando nel 1936 – 1937 appoggiò i ribelli fascisti anti-republicani di Franco insieme a Hitler. Suddetti poveri imbecilli ignorano palesemente che un precedente di solidarietà nazionale è già avvenuto in pista nella classe 125 del campionato 1990, ma allora era a giovamento di un italiano e allora va tutto bene a madama la marchesa, ma le cose non vanno bene se un italiano è la vittima. Il trionfo della coerenza, ironicamente parlando.Per la cronaca, la gara in questione era il GP d'Australia, gara in cui Loris Capirossi ha vinto il titolo della 125. Loris era in lotta con l'olandese Hans Spaan e nelle ultime gare aveva subito un calo di rendimento. Per farlo vincere, il suo compagno di squadra Fausto Gresini e altri 2 piloti italiani, Doriano Romboni e Bruno Casanova, fecero da tappo contro Spaan e permisero a Capirossi di vincere il titolo.Ma il vero vincitore è sempre Dorna, la società organizzatrice del motomondiale e della superbike. Il prossimo motomondiale promette battaglia come mai prima d'ora, gare combattute e spettacolari, tribune piene e pubblico davanti alla tv e al computer in streaming e tanti bei soldini per Carmelo Ezpeleta, il grande capo Dorna che da dietro la sua scrivania potrà dire a tutti 'Yo soy yo y vosotros no sois que un carajo', che tradotto significa 'Io sono io e voi non siete un cazzo'.p.s.: per fortuna non sono l'unico a pensarla fuori dalla massa.http://paologozzi.gazzetta.it/2015/11/08/lorenzo-il-piccolo-gigante-e-il-piu-forte-di-testa/#comment-2455