Il mondo visto da me

SBK 2016: 2 CONFERME E TANTE NOVITA'


Dopo 2 gare dall'altra parte del mondo, il mondiale superbike ha confermato 2 cose già note e ha rivelato piacevoli novità.La prima conferma è il dominio verde. Kawasaki ha portato una Ninja più evoluta e la nuova belva ha fatto meglio dello scorso anno grazie al tris di Rea e all'assolo di Sykes. Lo scorso anno l'Aprilia di Haslam aveva impedito il poker verde vincendo gara 2 australiana, quest'anno non ce n'è stato per nessuno. Sykes potrebbe essere il rivale più serio per Rea? Può darsi, anche perché Tom non può permettersi un'altra stagione deludente come il 2015.L'altra conferma è il fatto che Ducati corre con 1 moto sola: la n. 7. Davies ha fatto 2 podi e 2 piazzamenti, mentre Giugliano ha fatto schifo come suo solito. In Australia sembrava più maturo e calcolatore, ma in Thailandia è tornato il pasticcione che tutti conoscono, malgrado Ducati gli abbia affidato un ingegnere di pista e un tecnico plurititolato e competente come Aligi Deganello. Ancora fatico a capire perché Ducati ha avuto il coraggio di confermarlo e di mandare in Superstock 1000 Mercado, autore di una stagione 2015 positiva con una Ducati satellite. A quanto pare i tedeschi non sono ancora arrivati a controllare la gestione sportiva in superbike (e si vede).La prima novità è la resurrezione della Honda. 'Nonna' Cbr (iridata 9 anni fa in sbk con Toseland, quasi un'era geologica fa) è stata riaggiornata grazie all'intervento di Honda in prima persona e finalmente Van Der Mark ha fatto vedere il suo talento con 2 podi, 2 piazzamenti e 1 pole. Attualmente il primo pilota non Kawasaki in classifica è lui, con buona pace di Ducati. Nicky Hayden s'è subito inserito a meraviglia in sbk e, ritiro thailandese in gara 1 a parte, ha fatto la formichina e ha raccolto punti. Honda doveva reagire dopo un 2015 fallimentare in moto gp (Yamaha ha fatto 1° e 2°), in sbk (0 vittorie e solo pochi podi) e la sconfitta nella 8 ore di Suzuka. In attesa della nuova Cbr 2017, va bene così.La seconda novità è il ritorno di Yamaha. Il costante Guintoli e lo sfortunato Lowes hanno fatto bella figura e Sylvain è già 5° in classifica generale. Vincere al primo anno è un po' improbabile perché ci sono 2 – 3 moto più forti, ma non si sa mai.Markus Reiterberger e Jordi Torres sono i 2 centauri di Bmw Althea e il tedesco ha fatto 2 gare eccezionali in Thailandia, riuscendo anche a mettersi dietro Jordi, più esperto e con 1 successo alle spalle in categoria. La squadra sa lavorare bene e il mondiale 2011 di Checa con Ducati lo dimostra, i piloti sono validi e la moto c'è. Non escludo podi futuri.Sono felice di vedere la Mv di Camier al 10° posto della classifica generale. Non nascondo il mio scetticismo invernale sulla casa italiana. Quest'inverno sembrava che Melandri dovesse sostituire Leon, ma per fortuna non è andata così e la nuova squadra che gestisce la F4, malgrado tutto, è partita bene. A parte il ritiro per sfighe varie in Australia in gara 2, Camier ha fatto piazzamenti nella 2° parte della classifica, tra il 7° e l'11° nelle altre 3 corse. Se la gara 2 thailandese avesse avuto più giri, magari avrebbe pure superato la Ducati n. 34. Lo scorso anno in Thailandia Mv era andata male e invece quest'anno sono arrivati 2 piazzamenti. E' già un buon segnale.Dulcis in fundo, un applauso va alla squadra Ioda che ha in gestione le Aprilia. Prese pochi giorni prima del via del mondiale, già alla 2° gara Savadori e De Angelis viaggiavano nel gruppo dei primi 10. Un altro merito della squadra è aver dato a Savadori una sella nella categoria e permettergli di mostrare il suo talento. Onestamente, nessuno immaginava certo di vedere Aprilia là e invece … Di nuovo complimenti a Ioda perché ciò che hanno fatto è a dir poco incredibile.