Epifanie

Amabili resti


Un film di Peter Jackson. Con Saoirse Ronan, Mark Wahlberg, Rachel Weisz, Susan Sarandon, Stanley Tucci Titolo originale The Lovely Bones. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 135 min. - USA, Gran Bretagna, Nuova Zelanda 2009. - Universal Pictures
Come accadeva in Viale del tramonto, il punto di vista è quello di una persona defunta. La quattordicenne Susie Salmon, rapita, violentata e barbaramente uccisa da un insospettabile vicino di casa. L' identità dell' assassino non è un mistero per lo spettatore, che condivide il segreto con la vittima. Il personaggio di Susie portato sullo schermo da Peter Jackson - mago del Signore degli anelli - fa seguito a una schiera di fantasmi o di angeli del cinema che vegliano sui vivi, da quello che protegge James Stewart in La vita è meravigliosa al marito che si preoccupa per la moglie Demi Moore in Ghost. Però nasce da un libro: il bestseller del 2002 The lovely bones di Alice Sebold. Di che parla The lovely bones, tradotto in Italia Amabili resti? Della perdita di qualcuno che è stato strappato alla vita e agli affetti. Dell' ingiustizia, dell' inspiegabile ingiustizia di questa perdita. Della comunicazione tra chi c' è ancora e chi non c' è più. Parla di un limbo dove restano sospese le anime in pena per chi è loro sopravvissuto e soffre della loro mancanza. Un papà, una mamma, una sorella, un fratellino e una nonna dall' aria poco raccomandabile - beve come una spugna e fuma come un turco - ma dall' animo sensibile. Ex ragazza di stagioni libertarie: affidata a Susan Sarandon. L' ambientazione in un tempo e in un luogo precisi, la rappresentazione di fatti, di relazioni, di motivazioni e di indagini resta un po' di sfondo, un po' secondaria (è diverso da Ghost e dalla sua trama dove l' omicidio aveva una causa corrispondente a precise intenzioni e precisi interessi). Non costituisce lo zoccolo, il nucleo di fondo. Che invece, attraverso una manipolazione delle immagini e degli effetti speciali in tutto degna della fama di Jackson, risiede in uno struggente atto di fede. Nel credere alla possibilità che continui a esistere il legame brutalmente reciso tra chi si è voluto bene. Nel credere che le anime trapassate non possano darsi pace fino a che non siano riuscite a darsi pace, in qualche maniera, le persone care rimaste in vita. Finoa che non tanto giustizia sia fatta o vendetta sia consumata, ma fino a che non sia stata recuperata una dolorosa serenità, non sia stato raggiunto un doloroso superamento. Con l' identificazione e la punizione del colpevole, ma come risultato più intuito - sotto la guida della vittima che dall' aldilà cerca e finalmente trova la strada per suggerire ai suoi cari la pista da seguire - più frutto di un' intuizione e conseguenza di un contributo soprannaturale che di un' azione di polizia. Solo ora i vivi e i morti, custodendo gelosamente l' affettuoso ricordo reciproco, potranno gli uni continuare o riprendere a vivere. E gli altri, per così dire, morire davvero, finalmente, definitivamente. Tra gli interpreti uno in particolare. Cresce nel tempo, dopo Big Night dove era coprotagonista, dopo Il diavolo veste Prada e dopo Julie & Julia sebbene vi fosse confinato in ruoli secondari, lo spessore e il carisma di Stanley Tucci. Qui è il mostruoso, feroce assassino.di Paolo D'Agostini da La Repubblica, 12 febbraio 2010 LINK:  Peter Jackson