The King's Speech. 2010 Un film di Tom Hooper con Colin Firth, Geoffrey Rush, Helena Bonham Carter, Guy Pearce
E’ essenzialmente un film di grandi attori. Colin Firth è straordinario nella parte del Duca di York e futuro re Giorgio VI tormentato da una balbuzie che gli impedisce di assolvere gli impegni che la nascita e la storia gli impongono. Geoffrey Rush non gli è da meno nel ruolo del logopedista di origine australiana che con tenacia, capacità e inventiva riesce a curarlo. Bravi anche Helena Bonham Carter e Guy Pearce rispettivamente moglie e fratello del futuro monarca. Lo svolgimento del tema da parte del regista Tom Hooper è abile e sostenuto da un buon ritmo narrativo ma resta sul filo della tradizione dei migliori film biografici sui monarchi inglesi. Di fronte ai grandi consensi ottenuti a livello internazionale e ai molti premi vinti, alla fine della visione resta la sensazione che la pellicola manchi del guizzo di genio che potrebbe essere nelle attese dello spettatore. I molti temi delicati che entrano nella vicenda come il difficile rapporto col padre, l’abdicazione del fratello, il nazismo, la guerra vengono elaborati all’interno di un generale intento celebrativo ed educativo senza che venga mai innestata una dialettica realmente critica. di a17540.
è infatti il trionfo della old-fashioned Britain e si possono notare delle analogie con quell'altro MONUMENTO alla conservazione che è la saga di Harry Potter (dopo 7 romanzi, 8 film e migliaia di pagine alla fine si torna al punto di partenza: la stazione di King's Cross)
a questo riguardo mi sono divertito a contare gli attori che compaiono in THE KING'S SPEECH e in Harry Potter: H. Bonham-Carter (è la cattivissima Bellatrix), Michael Gambon (è Albus, il preside) e Timothy Spall (è il viscido Codaliscia)
Epifania, dal greco επιφάνεια, epifaneia, che significa manifestazione.
LEE WILEY - THE MAN I LOVE
Un’epifania è un momento speciale in cui un qualsiasi oggetto della vita comune, una persona, un episodio diventa "rivelatore" del vero significato della vita a chi ne percepisce il valore simbolico.
KATE HUDSON - CINEMA ITALIANO
Lo stream of consciousness o flusso di coscienza è espressione di quell'area della mente umana che sta al di là della comunicazione e che non è controllata razionalmente né logicamente ordinata. Applicato in ambito artistico permette di travalicare le consuete strutture sintattiche e arriva a toccare il fondo oscuro e inconfessato dell'animo umano. L’esempio più celebre e valido in ambito letterario è forse il monologo di Molly Bloom con cui si chiude l’Ulisse di James Joyce. Lo scopo dell'artista in questo caso non è quello di insegnare ma di presentare la realtà in tutti i suoi aspetti nel modo più impersonale ed oggettivo possibile e di lasciare al lettore la possibilità di comprenderla attraverso la sua personale percezione.
IMMA-NU-EL
"Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emanuele" (Isaia) Emanuele in ebraico è Imma-nu-El letteralmente "con noi Dio". Il 6 gennaio la Chiesa commemora l'Epifania del Signore, ossia quando il Messia si è rivelato al mondo: quando "Dio è con noi".