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Machete è un film del 2010 diretto da Robert Rodriguez e Ethan Maniquis, interpretato da Danny Trejo, Robert De Niro, Jessica Alba, Michelle Rodriguez, Lindsay Lohan.
Dopo Grindhouse - Planet Terror Rodriguez torna alla sceneggiatura e alla regia con una pellicola ugualmente estrema: la violenza, il sangue, la sensualità ma anche i volti, il colore, il ritmo.
La struttura di fondo è western, con forti rimandi ai classici di Sergio Leone e Sam Peckinpah, qui reinterpretata a un mondo e a situazioni adeguate alla contemporaneità. Trattare il tema dei messicani che cercano di entrare clandestinamente negli USA è una scelta che centra uno dei problemi più scottanti dell’attualità.
Rodriguez e l’amico Tarantino sono i registi che meglio sanno intepretare la spinta verso l’estremo, la voglia di rottura ad ogni livello che corre sottotraccia nella società americana e per estensione nel mondo globalizzato. L’invasione di vampiri, zombi, supereroi nel cinema e nelle serie Tv sottintende spettatori che non sono solo in cerca di evasione dalla quotidianità ma che provano rabbia per la loro incapacità di reagire a un mondo in continua furiosa evoluzione che li mette sempre più nell’angolo e toglie loro la possibilità di esprimere e realizzare le loro aspirazioni. In questo senso anche il recente Kick-Ass di Matthew Vaughn esprime con un linguaggio in fondo simile lo stesso disagio.
Fin dal nome Machete è la furia distruttrice capace di abbattere ogni ostacolo: il desiderio di vendetta per l’assassinio della moglie è assolutamente accessorio. La violenza è un valore in se stessa: nel gioco si trasforma nella necessità irraggiungibile di una purificazione dei corpi e delle anime, di una loro redenzione. Il prete crocifisso è il punto estremo di questo racconto.
Abbattuti tutti i valori tradizionali, Machete esce dalle fiamme su una moto alla Easy Rider, solo nel deserto che lo circonda diretto, come dice lui stesso, verso un posto qualunque.
Il camuffamento in B Movie anni 70, classico divertissement del regista e del gruppo dei suoi amici, resta una efficace cornice commerciale, per veicolare il prodotto e rendere il messaggio.
Commento di a17540.
INFO
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Epifania, dal greco
επιφάνεια,
epifaneia, che significa
manifestazione.
LEE WILEY - THE MAN I LOVE
Un’epifania è un momento
speciale in cui un qualsiasi
oggetto della vita comune,
una persona, un episodio
diventa "rivelatore"
del vero significato
della vita a chi
ne percepisce il valore
simbolico.
KATE HUDSON - CINEMA ITALIANO
Lo stream of consciousness
o flusso di coscienza è espressione di quell'area della mente umana che sta al di là della comunicazione e che non è controllata razionalmente né logicamente ordinata.
Applicato in ambito artistico permette di travalicare le consuete strutture sintattiche e arriva a toccare il fondo oscuro e inconfessato dell'animo umano.
L’esempio più celebre e valido in ambito letterario è forse il monologo di Molly Bloom con cui si chiude l’Ulisse di James Joyce.
Lo scopo dell'artista in questo caso non è quello di insegnare ma di presentare la realtà in tutti i suoi aspetti nel modo più impersonale ed oggettivo possibile e di lasciare al lettore la possibilità di comprenderla attraverso la sua personale percezione.
IMMA-NU-EL
"Ecco, la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emanuele" (Isaia)
Emanuele in ebraico è Imma-nu-El letteralmente "con noi Dio".
Il 6 gennaio la Chiesa commemora l'Epifania del Signore, ossia quando il Messia si è rivelato al mondo: quando "Dio è con noi".