EprunoEpruno, il bello della vita. Cinque minuti settimanali di esercizio al sorriso. |
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Post n°53 pubblicato il 29 Luglio 2007 da epruno
Carissimi Siamo sicuri di fare ciò che la nostra indole desidera come mestiere o siamo costretti a fare tutt’altro per sopravvivere???? Questo “pacioso” signore di fianco, era un amante della buona cucina. Sin da bambino - secondo i suoi biografi - avrebbe fatto il chierichetto essenzialmente per poter bere qualche ultima goccia del vino contenuto nel calice del prete. Una delle frasi che gli vengono attribuite e che, per questo aspetto, meglio lo definiscono è quella secondo cui l'appetito è per lo stomaco quello che l'amore è per il cuore. Non conosco - soleva aggiungere - un lavoro migliore del mangiare. Peccato che per mestiere, oltre a godersela, quest’uomo di nome Gioacchino Rossini, facesse il compositore!!!!! Era spesso alla ricerca di prodotti di ottima qualità che faceva giungere da diversi luoghi: da Gorgonzola l'omonimo formaggio, da Milano il panettone, ecc. Una delle ricette che Rossini amava di più è l'insalata che aveva personalmente ideato, composta da mostarda, limone, pepe, sale, olio d'oliva e tartufo. Il Rossini compositore, morirà a circa 32 anni, ancor prima di un altro genio precoce Mozart (35 anni), ma il Rossini godereccio, vivrà fino a 70 anni, di rendita, uno dei pochi musicisti a morire ricco……….questo deve fare riflettere anche chi vuole togliere gli scaloni pensionistici…………..lavorare fino a 32 anni e vivere di pensione fino a 70………...roba da far venire l’infarto a Dini o Padova Schioppa!!!!!!!!!!!! Ma godersela, aiuta ad allungare la vita specialmente se si è dotati di una certa ironia……...un carattere tale che ….udite….udite ….(non è una battuta di pessimo gusto)…..tale da farsi apprezzare dal “sordo” Beethoven…..un mito della musica classica che andava pazzo per Rossini, lui abituato al rigore e forgiato anche dalle lezioni rigorose di Haydn ...con il quale litigava abbondantemente…..andava pazzo per il trasgressivo Rossini, che al suo “orecchio” avrà dato le stesse sensazioni che può dare al maestro Abbado…...la musica di Vasco Rossi!!!!!!!!! Nel 1822 Rossini (30 anni) parte per Vienna. Qui ottiene grandi consensi rappresentando alcune sue vecchie Opere e coglie l'occasione per incontrare l'ormai vecchio e sordo Beethoven (52 anni…..sarebbe morto 3 anni dopo) che non mancherà però di fargli i suoi complimenti ("Non cercate di far altro che opere buffe: voler riuscire in un altro genere sarebbe far forza alla vostra natura") ed accompagnandolo alla porta si narrà che gli abbia detto “Maestro….ne scriva altri di quei barbieri” (barbiere di Siviglia). Cose da pazzi…..Beethoven….un mito, andava pazzo per la rock-music dell’epoca, di quel giovane pesarese capace di far cantare contemporaneamente con testi diversi fino 6 sei cantanti sulla stessa scena (I cori rossiniani della cenerentola)……. E chi lo sa se non aveva ragione Festa Campanile, quando in una sua biografia buffa, raccontava di un Beethoven sordo e sempre “incazzato” perché la gente durante le sue composizioni non ballava, convinto come era di aver composto dei valzer……..Un abbraccio Epruno |
Carissimi Se vi dico i “100 Passi”, tutti penserete alla distanza che separava le case di Peppino Impastato (eroe dei nostri tempi) e di Tano Badalamenti. Ma se dico “13 Passi” pochissimi di voi sapranno a cosa mi riferisco. Eppure chi nel 1976 aveva età per intendere ed avrà avuto l’oppurtinità di vedere quanto io ho visto, saprà che “13 Passi” sono una filosofia di vita. Ma la filosofia la fanno i filosofi, ma in questo caso la fece un “ingegnere”, un ingegnere particolare ed un sacerdote, non il suo prete spirituale, ma un “reverendo allenatore”…….Da questa strana accoppiata nasce una rivoluzione epocale, e quel giorno a Montreal …..Ediwin Moses, alla partenza di quella finale dei 400m ad ostacoli, sapeva che era pesante rappresentare l’America in quella che fu l’ultima vera olimpiade prima delle stagioni del boicottaggio, ma soprattutto nessuno conosceva questo ragazzo dell’Ohio che avrebbe compiuto 21 anni il 31 Agosto successivo. Anche se era alla sua prima competizione internazionale, Moses vinse la medaglia d'oro e stabilì il record del mondo con il tempo di 47"64. Fu l'unico atleta statunitense a vincere una medaglia d'oro individuale nelle gare di corsa di quell'olimpiade. Lascio tutti a bocca aperta, correndo come se fosse solo, realizzando una cosa mai vista, 13 passi soltanto tra un ostacolo ed un altro, fino a quel momento i suoi avversari ne effettuavano mediamente 14 o 15. Fu quell’innovazione tecnica che lo avvantaggiò su tutti, tanto da renderlo imbattibile nel decennio che seguirà, vincendo 122 gare consecutive, migliorando altre due volte il record del mondo (aveva vinto tre volte la Coppa del Mondo, due volte i Campionati mondiali, e ottenuto la sua seconda medaglia d'oro olimpica a Los Angeles 1984, dove venne scelto per prestare il giuramento dell'atleta). Lo sconfisse solo il suo connazionale Danny Harris a Madrid, il 4 giugno 1987, Dopo aver perso contro Harris, vinse altre 10 gare di fila, quindi finì terzo nell'ultima finale dei 400m ostacoli della sua carriera, alle Olimpiadi di Seul del 1988. (Moses avrebbe vinto anche la medaglia d’oro di Mosca 1980, se gli Stati Uniti insieme al blocco occidentale, non avessero boicottato le olimpiadi, così come fece l’Italia, che trovo il modo di boicottarle e di parteciparvi in quanto CONI, senza inno nazionale e bandiera— che cosa è il genio). …………...Ma vi racconto questa storia, non solo per gli appassionati di sport, per dirvi che un atleta così eccezionale e perfetto, trovo il modo di rendersi umano e simpatico a tutto il mondo sbagliando, quando, facendo il giro d’onore con la bandiera degli stati uniti sulle spalle, tra gli applausi di uno stadio olimpico gremito, all’ultimo ostacolo inciampò e cadde, e lo stadio piombò nel silenzio. Fin quando questo ragazzo di colore ruppè l’imbarazzo suo e di tutti con un sorrisone a 72 denti con la finestrella (alla Eddy Murphy) ed allargando le braccia come a giustificarsi, fecè capire “più di così”!!!!!!!! Un abbraccio Epruno
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Post n°50 pubblicato il 25 Febbraio 2007 da epruno
Quando il venerdì mattina, davanti all’ultima faticosa giornata di lavoro della Vs. settimana, aprendo la posta elettronica, trovate un messaggio marchiato con l’effige del “palluto amico”, accompagnato dalla scritta “VENERDI’...ALLA FINE DELLA SETTIMANA LAVORATIVA”, capite che Epruno Vi ha pensato, ed allora sapete che arrivato il momento di concedersi un piccolo break di cinque minuti, prima di riprendere con la dovuta energia le ultime ore di lavoro, proiettati verso l’agognato week-end............... Epruno...........”chi è costui?” C’è un’aria di mistero sulla firma che si nasconde dietro questo “pseudonimo”, ma ancor di più sulla mailing-list, raggiunta da Epruno stesso, che gelosamente creando la dovuta atmosfera di “privacy”, nelle sue settimanali corrispondenze, non ha mai svelato chi sono gli ormai 500 utenti “VIP” settimanali raggiunti (direttamente) dal messaggio di incoraggiamento, divertente, scherzoso, a volte strano, ma mai irriverente che accompagna con una nota di riflessione su temi, tra il serio ed il faceto, una corposa rassegna delle “clips” più divertenti che settimanalmente circolano nel Web. Impareremo inoltre ad apprezzare, grazie ad un tentativo di “amichevole collaborazione” che da questo mese attiveremo nella nostra rivista, la sottile ironia nella lettura di ciò che ci circonda, tipica delle persone che pur avendo un ruolo, riescono a non prendersi troppo sul serio, mantenendo intatta la loro autorevolezza, e questa è la base della “filosofia di Epruno”. Faremo in modo che Epruno tari lo stile ed il messaggio dal settimanale web al mensile su carta stampata.........credetemi tutt’altra cosa...... “Carissimi......in questo primo appuntamento mensile.....inusuale per me.......Vi parlerò di “CULT”........Si,....anche io leggo fin dai primi numeri ...questa rivista......e non Vi nascondo che la “leggo alla araba” .....da destra verso sinistra......dall’ultima pagina.....alla prima, cerco subito le foto conviviali......perchè io non ci resisto.......”dove c’è un sorriso.......lì è casa mia”.........dove ci sono donne che sorridono.........lì c’è il massimo della bellezza.....un bel sorriso è più coinvolgente di una ardita scollatura.........Ad esempio...se Epruno dovesse dare un oscar ai personaggi ritratti nel numero di marzo......non lo darebbe “al quarto posteriore” della ballerina brasiliana........non lo darebbe alle splendide modelle in nero affiancate a Verdone e Mucino..........ma senza ombra di dubbio.......al gendarme olandese.....ospite in Sicilia.......con quel simpatico volto “paonazzo”.......sintomatico di un clima inusuale per il nostro gradito ospite.......o di qualche brindisi di troppo!!!! Dal mio punto di vista.....può capitare di incappare in sanzioni......si può sbagliare......ma se a contestarvele ....è un autorevole.....ma sorridente....servitore dello stato che con la sua immagine.....sprizza simpatia da tutti i pori.....chi lo sa......!!!!!!........”pagare e sorridere”!!!!!???????? Vi auguro dei buoni fine settimana.....“CULT”.....da ricordare è immortale!!!!!! Un abbraccio ed a presto il Vs. Epruno. |
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