ErSeccaccio

Ar Tevere


    Ricordo, d'estate qualche anno fa... partivamo dall'Alberone, " Quartiere di Roma,"per andare a fare il bagno nel Tevere all'altezza di ponte Marconi, lì passavamo orefelici sguazzando come pesci, nelle acque storiche del fiume che è testimone dellanascita di un impero che si espanse in tutto il mondo allora conosciuto. ora nelTevere non è più possibile fare il bagno, si rischia di essere ricoverati al policlinicoUmberto I, reparto malattie infettive. Nonostante ciò, noi romani lo amiamo comeamiamo Roma; l'eterna città.Ar TevereDar Monte Fumaiolo inzzino ar mare,tu nasci pe' 'sta Roma co' le acque chiare,nasci e te rinnovi ogni momentotra fratte, canneti e le fiumare.Gorgoijanno tu scori e te ne vaisucchiannote li serci dar fonnale,parlanno e ricordanno ogni momentola storia de 'sta Roma unniversale.Fiume dorato, da Romolo ar tempode Pasquino, er bagno era un rituale,puro er pesce era bono da magnare.Oggi, durante er tuo cammino tefai scuro tra robbaccia e scarichi'ndustriali, e quanno arivi a sposatte cor Tireno, sei un fiume morto, pienode veleno.Tu resti ner mio core sempre puroa ricordo de Roma de 'na vorta, chepiena de vita e dìallegria, è scomparsadalla scena come la giovinezza mia.Enrico er Seccaccio