ErSeccaccio

La gabbia dorata


    Ogni forma di vita, è nata per essere libera,sia umana, sia animale. L'innocente detenutoin prigione, gli animali in gabbia  cui è statatolta la libertà, muoiono dentro, giorno, dopogiorno. Una lenta agonia che annulla sogni,speranze, amicizie, mentre la vita attorno aloro continua indifferente delle loro tristi sorti. La gabbia dorataOh piccolo uccellino in gabbia, comepeni quando con il tuo cinguettio,chiami i tuoi amici, che con liberovolo, sfrecciano nel cielo.Quando ti misero in quella gabbia,credettero di farti felice dandotiil miglio, e la vaschetta con l'acqua.Quando ti sentono cantare, credonosia un canto di gioia. Non sanno checanti la tua perduta libertà. Invochiil tuo nido lontano, là nel bosco, dovelasciasti la tua compagna e i tuoi piccoli.Ringrazia il Creatore di non saperpiangere, altrimenti quella lacrimeamare, ti brucierebbero gli occhi.Quando viene la sera, preghi che ilsonno ti porti nei sogni, i ricordi bellidella tua breve libertà, mentre il tuocuore sembra voglia uscire dal piccolopetto colmo di dolore. Sogni, sogni lefoglie de boschi, l'odore della terradopo il temporale, il canto del frescoruscello dove ti dissetavi. Sogni i tuoipiccoli che dopo il tramonto, cercavanocalore sotto le tue paterne ali; allora tremi.Quando sorge un nuovo giorno, il Sole spazza i sogni, ti affacci da quelle sbarre,e guardi in cielo i tuoi compagni volare,canti... ma poco a poco, ti senti morire.Enrico er Seccaccio