ErSeccaccio

I Castelli Romani


E' un mattino come tanti altri, ancora assonnatoapro la finestra e respiro a pieni polmoni l'ariafrizzantina pregna dei profumi della campagna.Lo sguardo segue le sagome dei colli Albani cheuna leggera foschia li rende evanescenti, sottodi essi, vigneti stracolmi di grappoli d'uva doratipronti per la vendemmia, da cui si trarrà ilnettare degli Dei, il vino decantato dagli antichiromani sino ai nostri giorni. Siamo fortunati adavere un posto così bello e vicino, dove rifugiarcinelle gite fuori porta, e trascorrere una giornatain compagnia di amici, fra i paesi che formano iCastelli Romani, ingrottati nelle tipiche fraschettea gustare buon cibo e vino genuino. In queimomenti, si dimenticano tutti i problemi chesi stanno vivendo in questi tempi tanto difficili;almeno per un giorno, la compagnia, la cucina, eun buon bicchiere di vino, allontana la tristezzadonandoci un poco di serenità. I Castelli RomaniDalla finestra m'affaccio, e vedo lacampagna che se stenne sotto casa mia,'sta casa che è sorta inzieme amille casermoni de periferia.Lo sguardo se perde e va lontano,seguenno le forme de li colliai romani così cari e così belli,mete de gite spenzierate a li Castelli.Er sole che sarza piano, piano,indora le bellezze dei Castelli, liriveste de 'n manto scintillante,da fa' 'nvidia a 'no scrigno de gioielli.Le vigne tripudio a la natura, so'stracorme de uva dorata e matura.L'aria è pregna de profumo e dell'odori,che emanano i cespuij co' li fiori.je fanno eco li paesi dei castelli,gioielli incastonati su quei colli,a misura de 'n'arte unniversale.So' paesi ancora genuini, de gentesemprice, co' vecchie traddizzioni,mantenete tutto questo o castellani,che è l'orgoijo vostro e de tutti li romani.Enrico er Seccaccio