* FoLLiA FiAbEsCA *

I miei trent'anni.


E sono trenta. Dal 7 gennaio. Quel giorno lì in cui ho cambiato decina...Ieri ho finito di festeggiare. Gioie immense. Ho degli Amici davvero favolosi. Hanno organizzato per me tutto quanto. Venerdì sera mi hanno portata alla "Cantina" ( locale di Monza ) le ragazze di pole dance. Le mie splendide Y ed S hanno chiesto alle ragazze di pole se volevano contribuire col mio regalo che è stato il pagamento di un mese di pole dance. Favolose. Oltretutto la mia Y non è venuta perché non se l' è sentita ma ha creato la serata.Ho bevuto, ho mangiato, ho riso, ho ballato, ballato tantissimo! Sui tavoli, fantastico! E la mia insegnante mi ha detto che sono sexyssima quando ballo. Cioè...IO! Erry, sexy e ballo, non sono mai state nella stessa frase! Detto da lei, poi! Lei, la mia insegnante di pole dance, la donna più sensuale dell' universo, dà credibilità al tutto!!! Quanta gioia!!! Di certo è merito suo se mi sono sciolta tanto nella danza e nelle movenze. :))))Ieri sera invece, ho dato la festa di compleanno a casa mia. Con i miei Amici, quelli Veri, quelli di Sempre. Con qualche novità adorabile. E' stata una serata meravigliosa! Mi hanno fatto un milione di regali! Matti :)Stamattina nonostante abbia dormito pochissimo, ero attiva, mi sono messa subito a pulire e non mi sono sentita per niente male dentro. Di solito, dopo le mie feste, non so perché, ma sentivo sempre quell' amara malinconia...Una sensazione strana che ti fa sentire estremamente vuoto e fragile. Oggi no! Sono piena e carica e felice ♥Ci voleva. Sto affrontando un periodo un sacco bipolare e ci sono sere che davvero, non so dove sbattere la testa. Oggi no. Resto felice.Sono trent'anni e non mi sembra. Mi regalano ancora lo spazzolino di Hello Kitty. C' è chi dice che cambia tutto e chi invece, sostiene che rimane tutto uguale a prima. Io personalmente, non so. Di certo la sensazione che avverto sulla pelle, è di lieve cambiamento. Gli anni passano e non me ne accorgo, ma il tempo e le responsabilità non ti danno la possibilità di fermarti e capire. Di stare col naso fra le stelle in cerca di sogni. No, devi vivere sull' attenti e crearti sogni a denti stretti. E' tutto veloce. Tutto va, siamo tutti di corsa e questa fretta a volte, deteriora i rapporti...... .. .Stavo pensando che a trent'anni ascolto ancora la musica che ascoltavo a 15 anni. Il rap. Forse perché i rapper della scena che ascolto io, hanno super giù la mia età e rimano quello che siamo. Problemi veri, semplici. Sono giorni che ascolto a ripetizione una canzone di Clementino. Parla di me, parla di noi, è così. Voglio trascrivervi il testo perché merita davvero.Clementino- Senza PensieriMa che sarà? quando il tempo cambierà chissà cosa farai? quando tutto questo passerà e passerà alle medie i professori ci chiamavano ritardati mentali tutti coi capelli uguali fatti a criminali ballavamo trance ai mak P arrivavamo in discoteta in 3 sopra a un si quando ero a scuola dopo l’occupazione ci misero dentro un salone di una villa abbandonata a fare lezione passare le ore copiare il compito di matematica uanema fuori dal balcone dream team la tribù che dal sud e con l’asso di bastoni sulla targa a testa in giù non c’era un cazzo e inventavamo i giochi più strani lo schiaffo del soldato a nascondino frà non ci trovavi le impennate con le moto truccate anormali il mio scooter fra la scia dietro la ferrari (uanema) ero perso tra i sogni e i miei tabuù senza fare il biglietto sul bus RIT camminando per le vie della città osservando poi la strada che se ne va vagando svarionando senza pensieri tu puoi guardar cadere le stelle dei desideri e cominciai a fare rap all’epoca suonare nei locali era difficile per me sai perchè? il tipo mi diceva si ma quanta gente mi porti? se lo sapevo facevo il PR cumpariè forse è meglio iniziare a fare le gare che tantomeno fai dei soldi e poi ti fai notare e i miei dicevano Clemè statt accort andavo solo senza doppie manager e scort le partite ai videogiochi fino all’alba con quelli seri i miei fratelli botte da orbi sul divano scugnizzi per le strade hinterland napoletano una mente contorta come Frank Matano e mi affidavo alla saggezza degli anziani che mi dicevano di rispettare i sogni e i piani hai imparato a camminare e mo ti piace correre si ma fai piano così tu andrai lontano RIT camminando per le vie della città osservando poi la strada che se ne va vagando svarionando senza pensieri tu puoi guardar cadere le stelle dei desideri la mia vita suddivisa tra pagine e righe i pensieri dalla mattina alle 15 intendo fino a ieri così la svolta parte da una birra al bar le gare musica illuminaci la via più giusta a noi guerrieri e mi domando che sarà quando il tempo passerà voltandomi vedrò lo sfondo della strada scomparire da lontano e le abitudini che qua sono diverse dal posto in cui sono nato dove respiro aria di mare aspiro ad arginare questa negatività fino ad arrivare lassù sulla punta di una vetta sventolando una bandiera con la faccia di una iena estrema e non lo so se poi tornerò sui miei passi brò al massimo è un classico che chi ritorna indietro lo fa senza rimorso quindi se c’è un muro ci si passa attraverso camminando sulla sabbia a piedi nudi e sentire sotto l’acqua l’effetto che fa e poi cantare respirando aria di mare e poi andare a far l’amore fino a quando ti pare Ma che sarà? quando il tempo cambierà chissà cosa farai? quando tutto questo passerà e passerà passerà e passerà