In questi giorni ho visitato Comacchio.Ho appreso cose interessanti sulla lavorazione delle anguille nella Manifattura dei Marinati che è un'azienda che suppongo sia stata fonte di sustentamento per molte persone che abitavano in quella città.Mi soffermerò più tardi ad inserire le foto per il momento vi racconto quanto appreso dai filmati che erano visionabili alla manifattura.Le anguille sentono l'irresistibile desiderio di recarsi al mare per riprodursi e questo avviene in ottobre in particolare nelle notti piovose.I pescatori quindi preparano una serie di labirinti detti "Lavorio" se non ho capito male, che servono per chiudere il passaggio alle anguille e poi costringerle a finire in una serie di trappole dalle quali diventa semplice recuperarle.Le anguille poi venivano passate in nasse di vimini e lì lasciate qualche giorno in acqua prima di essere portate alla manifattura.Una volta alla manifattura alle anguille veniva tolta la testa e, se di grandi dimensioni tagliate in due parti. Le ceste con i pezzi di anguille venivano portate ad altri lavoranti che infilzavano i pezzi su lunghi spiedi di ferro. Gli spiedi, disposti su una serie di camini erano fatti girare dalle donne.Una volta ultimata la cottura i pezzi di anguilla venivano lasciati freddare prima di essere messi in botti dove il tutto veniva ricoperto di aceto.Un lavoro massacrante per un periodo ristretto di tempo che vedeva i pescatori le lavoratrici e i lavoratori impiegati per ore ed ore dino al mattino successivo.Adesso la lavorazione è ovviamente cambiata, resta la tradizionale scatola dell'Anquilla Marinata alla quale si sono affiancate la produzione di Acquadella e Acciughe marinate oltre alla pasta di acciughe e di asparagi.
Comacchio
In questi giorni ho visitato Comacchio.Ho appreso cose interessanti sulla lavorazione delle anguille nella Manifattura dei Marinati che è un'azienda che suppongo sia stata fonte di sustentamento per molte persone che abitavano in quella città.Mi soffermerò più tardi ad inserire le foto per il momento vi racconto quanto appreso dai filmati che erano visionabili alla manifattura.Le anguille sentono l'irresistibile desiderio di recarsi al mare per riprodursi e questo avviene in ottobre in particolare nelle notti piovose.I pescatori quindi preparano una serie di labirinti detti "Lavorio" se non ho capito male, che servono per chiudere il passaggio alle anguille e poi costringerle a finire in una serie di trappole dalle quali diventa semplice recuperarle.Le anguille poi venivano passate in nasse di vimini e lì lasciate qualche giorno in acqua prima di essere portate alla manifattura.Una volta alla manifattura alle anguille veniva tolta la testa e, se di grandi dimensioni tagliate in due parti. Le ceste con i pezzi di anguille venivano portate ad altri lavoranti che infilzavano i pezzi su lunghi spiedi di ferro. Gli spiedi, disposti su una serie di camini erano fatti girare dalle donne.Una volta ultimata la cottura i pezzi di anguilla venivano lasciati freddare prima di essere messi in botti dove il tutto veniva ricoperto di aceto.Un lavoro massacrante per un periodo ristretto di tempo che vedeva i pescatori le lavoratrici e i lavoratori impiegati per ore ed ore dino al mattino successivo.Adesso la lavorazione è ovviamente cambiata, resta la tradizionale scatola dell'Anquilla Marinata alla quale si sono affiancate la produzione di Acquadella e Acciughe marinate oltre alla pasta di acciughe e di asparagi.