Sophie Accademica

Comitato di Liberazione della Giò - dal blog di Hartefiti


Seguendo il "divertente" racconto che Hartefiti sta scrivendo sul suo blog a cui vi rimando.Stavo riflettendo su un fatto: spesso quando parliamo con i nostri amici ci facciamo un'idea molto chiara di chi sono i loro conoscenti basandoci esclusivamente sui racconti che di questi ultimi ci vengono riportati.La mia considerazione è dunque la seguente. Noi riusciamo a capire con chi ha a che fare il nostro amico o la nostra amica perchè loro stessi con parole più o meno chiare ce lo fanno intendere. Quindi, mi pare logico supporre che loro stessi ne siano a qualche livello consapevoli.Facciamo l'esempio della Giò.Hartefiti ha capito subito che in questo momento Giò ha a che fare con un uomo che sta mentendo, che approfitta della situazione, che non può darle alcuna affidabilità su una possibile relazione futura. Ma Hartefiti da cosa lo ha capito?Lo ha capito dai racconti di Giò, queste informazioni le ha trasmesse la diretta interessata. Colei che le ha decodificate per prima e le ha anche comprese per prima.Adesso conviene fare un passo avanti e chiedersi.... perchè questa donna pur avendo compreso a livello più o meno consapevole la reale situazione si ostina a parlare con le amiche fingendo di credere ad un grande amore e soprattutto comportandosi come la sua fantasia richiede?E passando oltre e lasciando Giò ai suoi problemi, perchè spesso ci si relaziona con gli altri azzerando i nostri sensi o cercando in tutti i modi di illuderci di essere tanto dementi da non aver capito? A chi giova tutto questo?