L'urlo della civetta

Il duello !


Gabriele Muccino ricorda a modo suo Pier Paolo Pasolini e scrive su Facebook che il suo cinema era amatoriale e che con lui iniziò il degrado della nostra cinematografia. «Non basta essere scrittori per trasformarsi in registi. Così come vale anche il contrario. Il cinema Pasoliniano aprì le porte a quello che era di fatto l’anti cinema in senso estetico e di racconto», l’accusa di Muccino. 
Un’analisi personale e controcorrente nel momento in cui tutti celebrano Pasolini, scatena la furia iconoclasta del web contro il regista romano. Una pioggia di insulti che portano Muccino di prima mattina a chiudere il suo profilo Facebook.