C.S.R. Eros e Logos

Comunicato n.5 del Settembre 2005


Un saluto a tutta la truppa...Che bello! finalmente rivedere in moto la macchina di Biblion e del Centro. Io domattina sarò all'edificio 15 per risolvere, grazie ai consigli del buon Ignazio, "qualche" problema derivato dal sovraccarico di articoli per il secondo numero. Sono estremamente contento di lavorare per una rivista che si ritrova sempre in esubero di contributi, piuttosto che lavorare in una redazione dove non si sanno come riempire gli spazi vuoti. Certo...anche gli aspetti positivi nascondono dei risvolti non proprio facili da gestire, cioè essere giudice insieme ad Akhila di chi dovrà andare sul cartaceo e chi on-line (non capisco come mai la versione on-line sia giudicata inconsciamente da meno rispetto al cartaceo...non siamo forse i figli della multimedialità? non è forse una bella soddisfazione andare a cercare il proprio nome su yahoo e trovare un bel pò di siti che ci citano?). Comunque rimane sempre viva in me la soddisfazione di aver visto nascere, insieme al mio e al vostro lavoro, un secondo numero degno di rispetto e ammirazione, che farà parlare di sé dentro l'Università. Se vogliamo continuare però a far prolungare la navigazione della barchetta Biblion è necessario che ognuno di noi renda visibile questa rivista, e che premi il rischio di quest'investimento umano, culturale ed economico arricchendo il Centro di nuovi soci...fondamentali leve della nostra crescita editoriale e della nostra programmazione culturale.Inizia una stagione molto ricca d'impegni per il Centro e per la rivista, e spero sempre di poter contare su una concordia profonda in seno alla redazione, sulla vostra presenza fisica e spirituale, e sulla fattuale e concettuale cooperazione di tutte le membra di questo corpo. Solo così la nostra scalata potrà diventare una passeggiata, solo così la barchetta Biblion potrà trovare il vento giusto ed ambire a diventare un galeone di tutto rispetto. Non è retorica se vi dico che viviamo in un mondo cinico e competitivo, dove i più piccoli vengono metabolizzati dai più grandi...o semplicemente posti nella condizione di tacere, pertanto il nostro lavoro rimane quello di investigare, trovare e far conoscere al mondo...ma non con le sole armi dell'intelletto, ma anche con quel cuore che ci fa capire il senso di ciò che quotidianamente compiamo, con quel cuore che sino ad oggi avete impiegato per scoprire quanta immensa è la conoscenza umana, e quanto immenso si fa l'orizzonte man mano che ci innalziamo. Ci serve cuore per capire noi stessi, il valore di ciò che facciamo e dei fini per cui ci muoviamo; ci serve cuore per capire gli altri e individuare in loro l'antidoto ai nostri dogmatismi; ci serve cuore perchè il "sistema" vive di sola testa e noi possiamo smantellarlo con l'unico scandalo positivo di cui siamo a disposizione...fare della nostra umanità e dei nostri sentimenti virtù, fare del nostro impegno un modo di abbracciare questo mondo e comprenderlo.Cosa mi rimane da dirvi, se non augurarvi il miglior autunno possibile (la mia stagione preferita!) sperando che i vostri cuori si siano preparati a volare ora che il vento soffierà più forte. Ci sentiremo presto per comunicarvi la prossima riunione... intanto vi abbraccio tutti!vostro GiuseppePS x Francesca....c'ero pure io al Print Day :-)