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« L'INTERVENTO DELLA POTE...LA TERRÀ RESTAURATA »

IL SEGNO DI CAINO

Post n°250 pubblicato il 30 Gennaio 2021 da sergiopaolo.65

IL SEGNO DI CAINO
"

Il Signore impose a Caino un segno, perché  nessuno, incontrandolo, lo colpisse"(Genesi 4:15)

Il capitolo 4 del libro della Genesi è, senza  dubbio, uno dei capitolo più drammatici della Scrittura: non solo perché la morte irrompe con violenza sulla scena della creazione, ma anche perché insieme ad essa si affaccia una maledizione di rivolta  all'uomo, con tutto il peso che tale pronunciamento divino comporta. Il dramma di Caino ci pone di fronte alla terza  maledizione di Dio, dopo quella inflitta al serpente in Genesi 2:14 e al suolo in 2:17 . Ma  anche in questa trama segnata dal sangue e dalla maledizione, l'amore di Dio riesce ad aprirsi un varco e a raggiungere il cuore di Caino.  Ripercorriamo il racconto.Come nel caso del serpente, la maledizione che colpisce Caino  rivela la logica propria del male: La morte che Caino infligge ad Abele si ritorce e ciò è evidente in diversi aspetti. In primo luogo, come il suo omicidio oltraggia la terra ,obbligandola a bere il sangue del fratello, cosi la terra da cui Caino attinge  la vita( come coltivatore dei campi) diventerà sterile. E' un po' come se Caino, con il suo gesto violento, avesse compiuto una semina aberrante , deponendo nei solchi della terra non un seme di vita ,ma un sangue di morte. Il libro dei Proverbi sembra fare eco a questa scena con il detto:" Chi semina malvagità, raccoglie disgrazia"(22:8). La terra violentata e profanata si chiude e rifiuta la vita. Ugualmente ,come la violenza rende inerme Abele, cosi  la stessa obbligherà Caino  a passare da una vita sedentaria a una vita di ramingo e fuggiasco, senza la possibilità di godere di alcuna tregua. Il gesto omicida ha manifestato il dominio violento sulla vita dell'altro; ora quello stesso gesto inietta nel cuore di Caino la paura e il timore, evocati dal termine ebraico che le versioni italiane traducono con "errante", ma che di per sé serve a descrivere il tremito causato dalla paura o dall'ubriacatura, come attestano altri usi biblici del medesimo vocabolo. Considerando il gesto che soffoca la fraternità nel sangue, il biblista Andrè  Wènin osserva: " senza fratello, Caino è ormai smarrito , errante, in cerca di se stesso o di un soccorso che va cercando qua e là , tremando, barcollando o titubando". Un'inquietudine che i maestri dell'ebraismo commentano con una sola frase: " Volete sapere qual è stato il vero castigo castigo di Caino? Disimparò che cosa è lo Shabbath!". La maledizione ha privato Caino del riposo, della pace, della quiete, di Dio, portandolo in uno stato dove tutto è agitazione, fuga, ansia, paura, lavoro improduttivo.
L'AMORE DI DIO APRE UNA STRADA.
"strada : il momento è preciso e coincide  con l'istante in cui Caino riconosce la sua condizione e il suo peccato (Genesi 4:13): " Troppo grande è la mia colpa per chiedere perdono!.  Basta questa presa di coscienza perché Dio possa  nuovamente far scorrere la sorgente viva del proprio amore. Lutero, meditando queste pagine, sottolinea: " Quando più lontano da Dio tu cerchi di fuggire negando il peccato e scusandotene ,tanto più da vicino e ostilmente Dio ti perseguita e ti preme. Nulla dunque è meglio e più sicuro che venire alla confessione della colpa: allora accade che, mentre Dio vince, anche noi vinciamo per mezzo di lui". Nel libro dei Salmi c'è un passo che esprime molto bene questa esperienza: lo troviamo nel (Salmo 32:4,5) dedicato proprio al tema del riconoscimento della colpa." Tacevo e si logoravano le mie ossa , mentre ruggivo tutto il giorno. Giorno e notte pesava su di me la tua mano, come nell'arsura estiva si inaridiva il mio vigore. Ti ho fatto conoscere il mio peccato, non ho coperto la mia colpa. Ho detto: " Confesserò al Signore la mia iniquità" e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccato>>. In questa esperienza del salmista il tono da angosciato diventa gioioso , con un invito finale che non ha più nulla a che vedere con i toni cupi con i quali si apre il salmo: " Rallegratevi nel Signore ed esultate, o giusti! Voi tutti, retti di cuore, gridate di gioia!(33:1) ". Nel momento in cui l'uomo apre il cuore al riconoscimento umile del proprio peccato, Dio fa scorrere la sorgente viva del' suo amore . Nel caso di Caino questa si esprime in modo visivo, attraverso un misterioso segno.  
IL MISTERIOSO SEGNO DI CAINO.
Misse un segno probabilmente un tatuaggio, come quello portato dai nomadi del deserto siriaco; cioè non come esecrazzione, ma come difesa contro chi avesse voluto ucciderlo  (nota in calce Genesi 4:15 della Sacra Bibbia Edizioni Paoline Alba 1 Marzo 1968 ).
Il commento ebraico alla Genesi noto come Bereshit Rabba, tentando di rispondere alla domanda circa la natura del segno imposto a Caino, risponde : Rabbi Jehudah disse:" Fece splendere su di lui il sole". Rab disse: " Gli affidò un cane". Abbà Jose ben Qesari disse: " Gli fece spuntare un corno" . Il Targum ritiene che Dio abbia tracciato sulla fronte di Caino una lettera del Nome grande e glorioso: Y(la prima lettera del tetragramma sacro YHWH). Per quanto curiose e a tratti stravaganti, queste letture si rivelano interessanti perché tutte hanno  in comune il desiderio di sottolineare la condiscendenza di Dio verso Caino. Apparentemente questi è riuscito a commuovere il Signore: il sole torna a splendere su colui che ha il coraggio e l'umiltà di chiamare per nome il proprio peccato; il cane segno di fedeltà, assicura a Caino una presenza amica e una protezione certa; il corno segno di gloria da un lato e di potenza dall'altro, ricorda a Caino che, nonostante il suo errore, egli resta sotto l'ombra della gloria di Dio e con la responsabilità di un "potere" tra le mani. I Padri della Chiesa, meno positivi nella lettura del segno, aggiungono a queste tre letture una quarta interpretazione, identificando il segno dato da Dio con il tremore di cui Caino soffre dopo il suo peccato: >> Poiché aveva usato male la forza del corpo, gli fu tolto il vigore, cosicchè si scuoteva e tremolava tanto, da avere difficoltà perfino a portare il pane alla bocca. E  pur essendo cosi, una che  a Dio, resta senza forza ,senza energia. Perché ? Perché il segno di Caino, oltre a proteggere l'omicida , deve tradursi in qualcosa di " positivo" e diventare un monito, un invito, un messaggio per chi legge e per chi ascolta.
CAINO,SEGNO PER NOI
Se il segno di Caino ha un senso anche per chi lo incontra, che cosa può insegnarci?Scrive Giovanni Crisostomo:<< Dio voleva che gli uomini dei tempi a venire esercitassero il controllo su se stessi .(Omelia sul libro della Genesi ). Pertanto egli creò un tipo di punizione che potesse liberare Caino dal suo peccato . Se Dio l'avesse distrutto immediatamente   ,Caino sarebbe scomparso, il suo peccato sarebbe rimasto nascosto ed egli sarebbe sconosciuto agli uomini delle generazioni successive. Ma Dio lo lasciò vivere per molto tempo con il tremore nel corpo. La vista delle membra paralizzate di Caino era una lezione per tutti quelli che lo incontravano. Serviva ad ammonire tutti gli uomini e ad esortarli  a non fare ciò che egli aveva fatto...E Caino stesso divenne un uomo migliore>>.Ambrogio gli fa eco, sottolineando che quel segno ricorda a Caino e a chi lo incontra in qualche schiavitù si finisce quando si seguono le suggestioni del peccato:<<Caino ricevette il marchio come uno schiavo. Il peccatore, infatti, è schiavo della paura, è schiavo del desiderio, dell'avidità, della dissolutezza, della malvagità , dell'ira; e anche quando si crede libero, un simile uomo è schiavo come se fosse suddito di un tiranno>>. Ma soprattutto quel segno è un invito a non disperare del 'amore di Dio: questi è in grado in ogni situazione, di rimettere l'uomo in piedi. Dopo aver ricevuto il segno, il testo precisa che << Caino usci dalla presenza del Signore e abitò nella regione di Nob ,a oriente di Eden>>( Genesi 4:16). Il verbo utilizzato dall'autore sacro(Mosè) non è da trascurare: visto che Caino, nel momento in cui riceve il segno, non si trova all'interno di nessun posto ( né in una tenda , né , in una grotta, né tantomeno in una casa), ci si aspetterebbe che l'autore scriva :<< Caino se ne andò( o : si allontanò)dalla presenza del Signore>>, come di fatto qualche versione italiana della Bibbia traduce. Il fatto di scegliere questo verbo specifico-<< usci>>- forse è un modo per sottolineare che fino a poco prima Caino era prigioniero del suo peccato e del male che aveva provocato, ma dopo il segno e il gesto dell'amore di Dio egli torna ad essere in qualche modo " libero": il suo presente e il suo futuro gli sono completamente riaffidati dal Signore. " Uscendo", Caino sembra nascere a una nuova esistenza, aprendosi a un' avventura da cui dipende anche il destino del mondo. Dio è tornato, in altre parole, a fidarsi di lui. Nonostante tutto. E questo è il volto più bello e sublime dell'amore di Dio.
Prof: Paolo Palmieri 

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