Creato da crooky il 04/11/2005
ad oguno la sua

Area personale

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 

 

 
« Tilda si sveglia a mezzanotteStuck in love »

Hungry

Post n°351 pubblicato il 25 Giugno 2014 da toool

"Le domande non sono mai indiscrete, le risposte lo sono... A volte" così il colonnello Mortimer al Monco, citando Oscar Wilde in un film di Sergio Leone.

Dai, oh, ma cosa dicono tutti? Ma di cosa scrivono? Non è questo che andiamo cercando, quando spinti da chissà quale voglia di qualcosa che ci scuota dal torpore della Noooooooooooooia accendiamo la tv, la radio o andiamo a vedere uno spettacolo, al cinema o in un'arena dove si esibisce un gruppo ruockandruuoll o una cazzutissima orchestra sinfonica, o una pièce teatrale-comunale. Se non riusciamo ad inventarcelo questo genio, lo cerchiamo altrove, lo apprezziamo negli altri, cerchiamo qualcosa che sia ALTRO. Come il gruppo, gli Altro. Ebbene per quanto sudati, smaronati, con le veline che se la tirano, e La melanconia  sul tempo che vola via, e non ritornerà mai più la possibilità di giocarsi un altro mondiale (come forse i Rolling Stones non potranno mai più suonare in Italia per raggiunti limiti di età) i giocatori della Nazionale di calcio Italiana, così, tutti insieme spassionatamente non esprimevano un sentimento collettivo di sana "cattiveria", di voglia di rivalsa (da cosa?), quella rabbia chimica di un gruppo Affamato. Non rincorrevano ogni pallone come se quella palla fose l'ultima cosa rimasta sulla terra. Ma nemmeno come se quella palla fosse l'epifania meravigliosa di un mo(n)do nuovo da (ri)scoprire. E non avevano nemmeno quella sintesi da figli di puttana da primi o ultimi della classe (poco importano le posizioni e le classificazioni se si è dei bastardi, ti frega solo di giocare). Niente, ne ingenui, prede che corrono come lepri, ne leoni che attendono nella penombra. Dall'altra parte ho visto invece il bisogno DEI PAZZI di rimanere vivi, come fossero in una guerra, anzi ad una battuta di caccia, o in un duello. Avevano fame, di vittoria, di avere un'altra possibilità, di conquistare la loro America, di attraversare la strada e giocare nello Stadio di MonteVideo, che l'opportunità è una sola. E ce la prendiamo, ce la mangiamo. Che spettacolo sono stati. Come Eddy Vedder e Chris Cornell nei Temple of the Dog, si sono lasciati condizionare da una sana paura, per diventare essi stessi "mostri" a tutti i costi, come dei Rejetti del Diavolo usciti da un film di Rob Zombie, come dei Materazzi qualsiasi, come un Mucchio Selvaggio nell'ultimo quarto d'ora (già contro gli inglesi), come quella sporca dozzina, per un dollaro bucato o per qualche dollaro in più, non per soldi, ma per fame di fagioli in umido cotti al sole del deserto o sotto l'acqua della foresta amazzonica, che tanto fa lo stesso, altrimenti si muore!!! la partita l'hanno vinta a morsi, poteva finire solo così, annusata l'indecisione si sono trasformati nell'ombra dei giocatori italiani, che erano solo l'ombra di se stessi, inesistenti fino a diventare invisibili. Forse anche a loro, come capita dopo un incubo, sarà venuta fame. Al risveglio?

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/Esigenze/trackback.php?msg=12862633

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963