Esperienze d'Aborto

sei con me sempre


ormai hai 22 anni. Hai da un pò superato i 17, gli anni in cui ho subito una ivg, senza volerlo, senza fiatare, solo per obbedire a mia madre che in quel momento riteneva che quella fosse la decisione più giusta...solo per lei. Non mi fu chiesto niente, scoprì di aspettarti fin dal primo istante, poi la visita da quel maledetto medico, amico di mia madre, fu solo una conferma. Lei non mi guardò neanche in faccia, disse solo: "no, vabè...pietro - rivolgendosi al dottore - facciamo quello che dobbiamo fare". Io zitta. In una settimana organizzò tutto. Durante quei sette giorni, non una parola, neanche mi chiese se davvero volevo abortire. Io zitta, continuavo a fare finta che la cosa non riguardasse me, ma di notte e in ogni istante del giorno ti sentivo dentro di me...di notte mi svegliavo e ti accarezzavo, passavo le mani sul ventre che iniziava a diventare diverso e ti sentivo crescere. L'ivg è avvenuta quasi al terzo mese, stava finendo il secondo. Di sfuggita, mentre mia madre non c'era rovistando nel suo armadio vidi la tua ecografia, mi ricordo sai...la tua prima foto...l'unico ricordo visivo che conservo di te. Quel giorno, avevo 17 anni, mia madre venne a svegliarmi, disse: "andiamo, su oggi è tutto finito". Io mi vestì e senza parlare le obbedì. Mia madre a quel tempo aveva da 4 anni partorito mia sorella, più piccola di me di 12 anni...ora vorrei dirle solo: "come puoi portarmi ad uccidere mio figlio, tu che stringi tra le tue braccia mia sorella di 4 anni? Tu che non hai abortito quando mio padre ti chiese di farlo dopo aver scoperto che eri incinta a 41 anni? Aspettare un figlio a 41 anni, secondo te è diverso che aspettarlo a 17?"...Davide, io ti avrei chiamato così, non volevo, ho obbedito a mia madre ho fatto quello che lei voleva. Su quel lettino gelido dissi all'infermiera di staccare il lavaggio perchè avevo paura e le chiesi cosa mi sarebbe successo, ma venne l'anestesista, io mi addormentai, quando mi sono svegliata tu non c'eri più, solo il vuoto, te ne eri andato, ma sappi una cosa, lunedì 8 gennaio di 22 anni fa, con te sono morta anche io. Ora, Davide, tu hai due fratelli, di 9 e 6 anni, una femminuccia ed un maschietto, ma io ti sento, adesso sono certa che ci sei e non te ne sei mai andato, siamo finiti insieme nello spazio delle madri e dei figli strappati l'una all'altro dall'egoismo delle persone più grandi, nel mio caso di mia madre che non voleva che la tua nascita le rovinasse un matrimonio già distrutto al quale lei stessa dopo due anni dalla mia ivg ha messo fine. Oggi la odio profondamente, è lei la causa del mio dolore. Non mi chiese niente, per 22 anni nessuno mi ha consolata, neanche una lacrima ho versato rifiutando di accettare che il mio dolore fosse la nostra perdita. 4 giorni fa proprio, dopo 22 anni di silenzio, mia madre - la persona che ha organizzato il mio aborto - mi ha rinfacciato di essermi fatta mettere incinta da tuo padre, proprio quel giovane di 19 anni con il quale ero fidanzata da tre anni, all'epoca, che ebbe un moto di schifo quando gli chiesi di appoggiare la sua mano sul mio ventre per sentirti. Le parole utime di mia madre hanno risvegliato il mio dolore, lo hanno canalizzato. Ho trascorso 22 anni di crisi di ansia e panico, con problemi neurovegetativi ed un grande senso di vuoto ed insoddisfazione, nonostante abbia due figli e sia realizzata nel lavoro. Davide, sai mi sono anche sposata, ma con la persona sbagliata, oggi sono separata da mio marito. L'unico amore della mia vita siete tu e i tuoi fratelli, i miei tre figli stupendi ai quali ho dedicato la mia vita. Dopo le parole che ha pronunciato mia madre 4 giorni fa ho canalizzato tutto il dolore e la sofferenza di averti perso perchè ti hanno strappato dal mio ventre e perchè io non ho avuto nessuna forza di oppormi e ribellarmi a mia madre. Oggi, dopo 22 anni ho trovato la forza di scrivere, forse per sfogo. Dopo l'ivg mi dedicai agli studi ed al lavoro, in modo ossessionante tanto da raggiungere altissimi livelli professionali. La verità è che la mia rabbia è sfogata nel lavoro...Davide, amore di mamma, sono 22 anni che sono seduta dietro una scrivania come se ti aspettassi ancora e proprio come quando scoprì di aspettarti, frequentavo l'ultimo anno delle scuole superiori...da allora, studio, lavoro e vedo la mia vita scorrere in silenzio come se mancasse sempre qualcosa...oggi ne sono consapevole, mi manchi tu. Ti sento ogni giorno e ogni giorno ti rivolgo un pensiero di amore e la richiesta di perdono perchè non ho saputo proteggerti da tua nonna, la persona che doveva darmi affetto e sostegno e che, invece, mi ha distrutto la mia e la tua vita. Ma oggi ne sono consapevole, ho tre figli, il primo è un Angelo che mi avvolge con il suo amore innocente e che nel mio percorso fino ad ora mi ha salvata più volte. Davide non lasciarmi mai, perdonami per non aver disobbedito a mia madre il giorno in cui lei ha deciso che non ci saremo mai abbracciati e che non avrei mai avuto un posto dove versare una lacrima per la tua perdita, se non la mia mente, dove ti incontro ogni giorno.