Esperienze d'Aborto

Margherita, perdonami.


Ho 26 anni, un lavoro a tempo indeterminato, con tutte le agevolazioni che può dare una grande azienda, due genitori che stravedono per me.Eppure 14 giorni fa mi sono sottoposta ad un intervento per l'IVG, perchè una volta che ho scoperto di essere incinta ho capito che non avrei potuto dare ciò che più conta a Margherita (così, l'avrei chiamata), e non me lo sarei mai potuta perdonare: una famiglia.Sono l'amante di un uomo che lo scorso anno è diventato padre di una bambina meravigliosa, per la quale lui stravede. Non l'abbiamo fatto apposta - l'amore succede, poi lo si può o accettare e vivere, oppure fuggirne: ci siamo conosciuti, uno sguardo, un sorriso, una parola, due, mille.. un bacio: ci siamo innamorati.Prendo la pillola da anni, e per anni sono sincera di non averla mai presa alla stessa ora del giorno. Vuoi lo stress accumolato negli ultimi mesi a lavoro, vuoi un po' di sbalzo ormonale chissà perchè e per come, a giugno mi sono sentita male. Il farmacista, dopo avergli detto i sintomi e i malesseri dei giorni precedenti, mi ha consigliato il test di gravidanza. "Ma io prendo la pillola" ho affermato. Me lo ha fatto fare ugualmente: test positivo.Non so spiegarvi come mi sono sentita. Ho pianto, e mi sono vergognata per questo. Ho rotto con lui, non chiedetemi perchè, la sera stessa, per poi sentire il giorno dopo di non potercela fare senza di lui - anche se non gli ho detto niente, e credo che non saprà mai niente. Ho passato dei giorni a chiedermi cosa fare o cosa non fare di Anna (perchè Anna, all'inizio avrei voluto chiamarla), iniziando a pensare (molto egoisticamente lo so) a come la mia vita sarebbe cambiata e a cosa avrei avuto da offrirle; ed è stato lì, in quel "cosa potevo offrile" che ho deciso di negarle la vita: perchè non avrei sopportato di vederla crescere senza un padre, mentre lui cresceva l'altra bambina (che avrebbe avuto solo un anno e mezzo più di Anna) e rimaneva sempre a suo fianco. Ho pensato che tra crescere "male", in modo poco presente e scostante due bambine, sarebbe stato meglio che ne crescesse una, davvero, regalandole la gioia di avere un padre non presente ad ore.Stavo passeggiando sulla spiaggia quando ho capito che non era il momento di diventare la madre di Margherita (sulla spiaggia ho capito che un giorno, mia figlia, la chiamerò così): non era il momento per Margherita di venire al mondo, perchè il mondo, e la sua mamma, non erano pronti a darle ciò che si sarebbe meritata.E quindi dopo un mese di accarezzamenti della pancia (è incredibile quante volte mi sia accarezzata la pancia in quel mese!!), un mese senza sushi, senza alcol, senza troppi sforzi (mi stancavo di niente!) ho fatto l'ivg.L'ho fatto entro l'ottava settimana, ed è quello che "auguro" a tutte: isterosuzione è molto meno invasiva del raschiamento.Sono scoppiata in un pianto infinito una volta che ho realizzato, in ospedale, che stavo per perdere mia figlia, ed infine in sala operatoria, prima che mi addormentassero. é vero quello che dicono: ti addormentano in dieci secondi (forse meno) e poi non ricordi più nulla, non senti più nulla. Perdi tua figlia per sempre e tu nemmeno te ne accorgi, non sei conscia. Forse se una mamma lo fosse, non lo permetterebbe.Mi sono svegliata e perdevo un sacco di sangue: le perdite sono durate 2 giorni, non di più; i dolori al ventre una mezz'ora, forse meno, quando ero ancora in ospedale. La dottoressa mi ha prescritto un antibiotico che ho preso per 3 giorni, nessuna controindicazione.La facilità con quale si possa rinunciare al proprio figlio è quasi surreale: un paio di visite prima (una volta che si è incinta si va in consultorio, da lì ti prendono tutti i dati e fissano il giorno dell'operazione); un incontro breve con una psicologa (con la quale si può davvero parlare di tutto); la preospedalizzaizone, il giorno del'intervento (dalle 7:00 alle 15:00 circa), il controllo ecografico post intervento.  Anche la cifra è irrisoria: circa 26€ per l'esame dell'HCG, circa 5€ per l'antibiotico.é così facile che ancora stento a credere che sia successo davvero a me: dopo quindici giorni ho il seno sgonfio, ho perso il chilo che avevo messo, i brufoli sono scomparsi, mi è tornata l'energia di un tempo. è destabilizzante per me pensare che ho perso mia figlia, che non le ho dato la possibilità di venire al mondo, e che nel mentre la mia vita è ricominciata come nulla fosse, scorre regolare. Mi sento un mostro.Però so che non avrei potuto fare diversamente: non era pronta per diventare mamma, non ero pronta per darle quello che le spetta, non ero pronta per te, Margherita. Perdonami.