Il Fornaio

La Morte di Bocca di Rosa


La Mirta stava morendo, e non c'è nulla di più atroce che moriredopo avere corso la cavallina per trent'anni. Accanto gli stava ilgiovane e compiacente marito e Lei stava alzando le braccia rinsecchite per chiedere dell'acqua. La processione dei suoi examanti si era fatta fittissima, e sorprendeva che uomini, anche con una posizione, non si peritassero di farsi vedere al suo luogo di agonia, e portassero una testimonianza dal doloreaccorato. Quando a morire è un uomo in odore di santitài toni si fanno lievi, il pastello sfuma nei colori più tenui, ma quando a morire è una donna che sbrigativamente si etichettacome "troia", allora le percezioni cambiano. è una sconfitta per tutti gli esseri umani, è qualcosa che sconvolge e annichilisce e dimostra la vacuità di ogni sforzo umano per darsi un contegnoe credere nella vita ultraterrena. Cosa infatti meglio del sesso in questo lato del mondo designa il Paradiso e la Gioia assoluta?Cosa di più lontanamente paragonabile si può sperare di riviverein un nebuloso Aldilà? Nulla. Così la morte della Mirta era come la Morte della Madonna Nera, e, come la Stessa, era attorniata dai fedeli discepoli e adepti di un'intera esistenza. V'era il capitanod'industria e lo scapolo impenitente, il buon padre di famigliae il giovanotto impreciso. Tutti quelli che avevano avuto un pezzo della Mirta erano lì quel giorno. Il giovane consorte, ed erede delle sue laute sostanze, piangeva sommessamentedentro un fazzoletto mentre la sfilata dei portatori di un lutto imminente si sgranava nel grigiore desolato della stanza dalle finestre, ermeticamente chiuse. V'erano montagne di fiori ai piedi del letto e tutti coloro che porgevano l'orecchio agliultimi sussurri della Donna si rialzavano rapidamente, cerei in volto e con i movimenti ingessati e goffi. Venne poi, rapido,il crepitare dell'agonia e il prete che Le somministrò, pensoso,i sacramenti e l'estrema unzione. Lei vagolava in una terra di nessuno, fra Vita e Morte, e vedeva falli giganteschi frammisti a richiami alla temperanza, Le sembrava di godere immensamente dei piaceri di una carne vizza e di bruciare nei fuochidi una punizione eterna. Quando si riebbe al mattino, era ancora viva e, pulsante, disse a Francesco, il giovane marito,"Pure il Signore si sta divertendo con Me, se la gode ma non si decide a prendermi." Fu all'imbrunire che si decise a prenderla.Il respiro s'era ridotto a un soffio e il battito era pressoché vicino allo zero. Il Signor Freda, proprietario di una ditta di calcestruzzi, La prese per una mano e si accorse che era gelida.L'occhio s'era fatto vitreo. Ripensò un attimo a Lei con le gambespalancate, poi vide nero tutt'intorno a Sé e cadde svenuto mentre le falangi della donna gli artigliavano la pelle, come qualcosa o qualcuno che non intende andarsene. (produzione propria)I piaceri della prossima vitanon sono paragonabilia quelli di questa.