I am the captain...

[ E ora basta, si volta pagina ]


 Ripenso al giorno della mia laurea. Ci penso spesso, in realtà. Forse perché devo ancora metabolizzare il tutto. Come mio solito, mi ritrovo immersa in un marasma di emozioni contrastanti, che fanno a cazzotti tra loro. Black and white.Mi rivedo là, davanti alla commissione. Palesemente nervosa, agitata. Continuo a muovere su e giù i miei braccialetti. Ho le gambe che mi tremano e la voce che si spezza. Mi manca il fiato, tanto che ad un certo punto sono costretta a fermarmi per respirare. Il discorso non è venuto per niente come me l'ero immaginata nella mia mente. Sono stata approssimativa e ho parlato quasi esclusivamente di ciò che alla fine era meno interessante. Meno di 10 minuti e li ho usati malissimo. Ho fatto una pessima figura di fronte alla commissione, alla mia famiglia, a tutti quegli estranei. Quello che mi dà ancora fastidio, però, è il fatto che mio padre ha ripreso tutto. Mentre io vorrei solo dimenticare.Per fortuna, evidentemente, la discussione della tesi di laurea è una pura e semplice formalità. I professori ti ascoltano appena, ma la realtà è che il voto è già stato deciso. E' sicuramente così. Lo dimostra il fatto che, nonostante la mia pessima presentazione, ho preso il massimo dei punti per la mia tesi. Il massimo. Ancora non ci credo. Avrei voluto saltare per la gioia e abbracciare la mia relatrice, ma mi sono dovuta contenere e accontentare della canonica stretta di mano. Il massimo. Non mi sono mai considerata una da "il massimo dei punti". Forse perché ho sempre preso 27 o 28 negli esami. Voti alti, ma mancava sempre qualcosa per raggiungere la perfezione. Non ho mai capito cosa mancasse. Per questo mi ero rassegnata. 
 .Es.