I am the captain...

[ Belfagor ]


 Ieri notte, invece, nel mio sogno c'eri tu.Eravamo in vacanza, non so dove. Abbiamo avuto un piccolo bisticcio, per una ragione che a me sembrava assolutamente superflua, tanto da dimenticarla all'istante. Ma nonostante i tuoi sorrisi, il giorno dopo tu non c'eri più. Avevi preso la tua valigia, le tue cose, e te n'eri andato. Per un po' ho fatto finta di nulla. Fingevo di averti ancora accanto. Ma non ho resistito a lungo. Ti ho cercato e ho scoperto che avevi preso l'aereo. Eri volato lontano. "Ma solo per oggi, domani torno a casa". Ho fatto la valigia anch'io e ho calcolato alla perfezione i tempi: una volta sceso dall'aereo mi avresti trovata là ad aspettarti, per tornare a casa insieme. E così è stato.Poi non so cos'è successo.Eravamo da un'altra parte, ricordo solo che c'era molto rosso, il colore delle porte, o delle pareti, o forse anche della moquette. Abbiamo discusso, ma questa volta non era un semplice bisticcio. Tu consideravi finita la nostra storia. Io no. Te ne sei andato ancora e ti ho ritrovato steso accanto a una ragazza. Stavate flirtando e la carica sessuale era evidente. Lei mi guardava con aria di sfida. Ti ho trascinato via, trattenendo a stento le lacrime. Mi hai confessato di essere andato a letto con un'altra, dopo la nostra rottura. Ma allo stesso tempo ti mancavo. E mi amavi ancora. E non sopportavi il fatto che ci fossimo lasciati. Ti ho guardato confusa. "Fammi capire: se vuoi ancora stare con me, perché continui a fare tutte le cose che sai che mi danno fastidio, allontanandomi e ferendomi ancora di più?". Non hai saputo cosa rispondere.Mi sono svegliata così, aspettando di capire le ragioni del tuo comportamento. .Es. 
 Nel corso degli anni il rifiuto della verità si era esteso a tutto il resto. Aveva aderito ai pensieri come a una seconda pelle, diventando il mio modo di abitare la vita senza viverla. Succede a noi che ospitiamo Belfagor nello stomaco. Pur di non fare i conti con la realtà preferiamo convivere con la finzione, spacciando per autentiche le ricostruzioni ritoccate o distorte su cui basiamo la nostra visione del mondo. Molte frasi attribuite ai personaggi storici sono state inventate dai loro biografi. Eppure le citiamo con convinzione. Per rassicurarci nei nostri pregiudizi, leggiamo e ascoltiamo solo chi già la pensa come noi. E ci lasciamo cullare la mente da storie fasulle e versioni tranquillizzanti, interpretando la realtà in forma mitica e i miti in forma letterale. L'intuizione ci rivela di continuo chi siamo. Ma restiamo insensibili alla voce degli dei, coprendola con il ticchettio dei pensieri e il frastuono delle emozioni. Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere. Completamente vivi.   M. Gramellini - Fai bei sogni