I am the captain...

[ Un'altra strada ]

Quasi fine ottobre. La mia finestra è spalancata, come un mese fa.
Mi piace quest'aria fresca che entra nel mio bilocale. E la musica in sottofondo rende tutto perfetto. O quasi. Dovrei sistemare le stoviglie. Si saranno già asciugate da un pezzo ormai. E invece mi accendo l'ennesima sigaretta, in cerca di un po' di ispirazione e creatività, non tanto per il logo che mi hanno commissionato, che bene o male in testa già ce l'ho, ma più che altro per il modo in cui realizzarlo. Senza Photoshop e Illustrator dovrò arrangiarmi in altri modi. Problem-solving. La caratteristica più richiesta tra gli annunci di lavoro. Di sicuro non mi manca. Se solo qualcuno mi contattasse per un colloquio...

A proposito. Alla fine l'ho fatto. Da lunedì è ufficiale: niente più porta a porta, UNHCR, Save The Children e compagnia bella per me. Mi sono licenziata, dopo 9 mesi di scale, pianerottoli, banchetti in giro per centri commerciali e fiere assurde...
Non mi pento di ciò che ho fatto. In primis perché, comunque, il mio lavoro consisteva nel presentare progetti umanitari. Come posso pentirmene? E poi perché, vi giuro, questo lavoro è davvero difficile. Specialmente se guadagni SOLO a provvigione. E' stato un percorso di crescita. Tutto ciò che so ora, con un altro lavoro probabilmente lo avrei appreso nel triplo del tempo. E alcune cose forse mai.

Ma ora basta pensare a ciò che è stato. Tra poche ore dovrebbero uscire le graduatorie della Regione. Non so se avrò ottenuto il voucher per entrare al corso di alta formazione. Ho solo 5 punti in più rispetto all'anno scorso. E nel 2012 non sarebbero comunque bastati per entrare. Ma, alla fine, non importa il risultato. In ogni caso, sto iniziando un percorso diverso. E so che prima o poi riuscirò ad arrivare al lavoro che fa per me. E se non sarà attraverso il corso, troverò un'altra strada.

.Es.