European Front Line

Tolleranza e integrazione:ecco l'Europa islamizzata


Babbo Natale vietato in Bosnia,ecco l'Europa che ci preparanoI bambini delle scuole materne di Sarajevo quest'anno aspettano Babbo Natale invano. E il suo mancato arrivo non è da imputare a un guasto della slitta né tanto meno a un malore delle renne, ma alle autorità locali: hanno deciso che nella 24 scuole materne sarajevesi il vecchio panciuto non metterà piede, sottolineando che non ha nulla a che con fare con l'Islam. Alla notizia, già circolata nelle settimane e confermata nell'imminenza delle festività, dedica spazio il britannico The Observer. Il "divieto di Babbo Natale" è stato firmato dalla direttrice delle scuole materne di Sarajevo, Arzija Mahmutovic, secondo la quale non ha nulla a che fare con la tradizione bosniaca. Questa è il culmine degli attacchi dei nazionalisti bosniaci Babbo Natale, definito in passato una "creazione comunista" dal defunto pater patrie Alija Izetbegovic. Per l'Osce (l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), questa è una mossa estrema che evidenza la politicizzazione su base etnica dell'educazione. Sarajevo inoltre sta pensando di introdurre corsi di religione islamica nelle scuole materne. Secondo gli esperti, così si rischia di andare verso una radicalizzazione dell'Islam a livello regionale. La capitale bosniaca oggi è una città praticamente monoetnica e monoconfessionale : è abitata essenzialmente da bosniaco-musulmani. Prima della dissoluzione dell'ex Jugoslavia, era invece la città simbolo della convivenza balcanica.