GESU' E' LA VIA

LA PASQUA DI GESU'


Chi ha creduto a quello che abbiamo annunciato?Così incomincia uno dei brani più belli e significativi di tutta la bibbia. E' l'inizio del capitolo 53 del libro di Isaia dove viene profetizzata la passione di Gesù, Figlio di Dio, dopo la Pasqua (che significa"passare oltre", "tralasciare").In questi giorni si festeggia la Pasqua cristiana, ma cos'è la Pasqua? Gli scribi ed i farisei pur avendo davanti agli occhi le sacre scritture e vedendo il Figlio di Dio in persona non l'hanno riconosciuto perchè accecati dalla propria carnalità, dalla propria superbia, dalla propria religione e dalla propria tradizione. E oggi c'è ancora chi pone davanti ai propri occhi, la propria ragione, la propria mente, le proprie tradizioni, i propri desideri la propria superbia e chi più ne ha più ne metta. Chi crede che Gesù, è sceso dal cielo, si è fatto uomo, è nato,  ha camminato, ha vissuto ed è morto in croce su questo mondo per sconfiggere la morte ed il peccato ed è risorto in gloria sedendo alla destra del Padre dove ora vive e regna per l'eternità? Ha sofferto per tutta l'umanità, ma Gesù è stato disprezzato e viene, purtroppo, disprezzato ancora oggi anche nei giorni di Pasqua.Dio fece istituire la Pasqua del Signore al popolo d'Israele che usciva dall'Egitto per entrare nella terra promessa. Il popolo d'Israele sacrificava la Pasqua uccidendo un agnello per festeggiare l'uscita dalla schiavitù dell'Egitto.Questa è la Pasqua di Gesù Cristo, come l'agnello sacrificato dal popolo d'Israele all'uscita dell'Egitto e il cui sangue è stato sparso sugli stipiti delle case degli ebrei come segno per essere salvati dall'ira dell'Onnipotente, così Egli, l'Agnello di Dio, è stato sacrificato per la salvezza di molti, affinchè lavati e coperti dal Suo sangue sacrificato e messo come segno sul nostro cuore possiamo essere salvati dall'ira futura e avere nuova vita. Chi aveva sparso gli stipiti aveva nuova vita uscendo dall'Egitto per andare nella terra promessa, chi sparge il sangue di Gesù sul proprio cuore ha vita nuova uscendo dalla schiavitù di questo mondo della vita di peccato per entrare in libertà nel regno dei cieli.Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca. Dopo l'arresto e la condanna fu tolto di mezzo; e tra quelli della sua generazione chi rifletté che egli era strappato dalla terra dei viventi e colpito a causa dei peccati del mio popolo? Gli avevano assegnato la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte, egli è stato con il ricco, perché non aveva commesso violenze né c'era stato inganno nella sua bocca. Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza, prolungherà i suoi giorni, e l'opera del SIGNORE prospererà nelle sue mani. Dopo il tormento dell'anima sua vedrà la luce e sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità. Perciò io gli darò in premio le moltitudini, egli dividerà il bottino con i molti, perché ha dato se stesso alla morte ed è stato contato fra i malfattori; perché egli ha portato i peccati di molti e ha interceduto per i colpevoli.    (Isaia 53:3,12)... e tu credi al Figlio di Dio? Con Lui puoi uscire dalla schiavitù ed essere libero.