«Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? 5 E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle; 6 e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta" (Luca 15:4,6)LA FEDE……..non è una religione, la fede è in DIO. Una forte audace fede, che crede che Dio farà ciò che è giusto, ogni volta. E che Dio farà ciò che serve, qualsiasi cosa serva, per portare i suoi figli a casa. Egli è il pastore che cerca la sua pecora. Le sue gambe sono graffiate, i suoi piedi doloranti e i suoi occhi sono fiammeggianti. Egli sale le scogliere e attraversa i campi. Esplora le caverne, Egli si porta le mani alla bocca e grida nelle gole rocciose, e il nome che grida è il vostro. DIO è il padre che cammina sotto il portico. I suoi occhi sono spalancati per cercare, il suo cuore è pesante, cerca il suo figliolo, scruta l’orizzonte, cercando di riconoscere una figura famigliare, un andatura nota. Ciò che gli interessa non sono i suoi affari, i suoi investimenti, le sue proprietà. Ciò che gli stà a cuore è un figlio che porta il suo nome, un figlio che è la sua immagine........TU.
EGLI E' IL NOSTRO PASTORE
«Chi di voi, avendo cento pecore, se ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro a quella perduta finché non la ritrova? 5 E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle; 6 e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: "Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta" (Luca 15:4,6)LA FEDE……..non è una religione, la fede è in DIO. Una forte audace fede, che crede che Dio farà ciò che è giusto, ogni volta. E che Dio farà ciò che serve, qualsiasi cosa serva, per portare i suoi figli a casa. Egli è il pastore che cerca la sua pecora. Le sue gambe sono graffiate, i suoi piedi doloranti e i suoi occhi sono fiammeggianti. Egli sale le scogliere e attraversa i campi. Esplora le caverne, Egli si porta le mani alla bocca e grida nelle gole rocciose, e il nome che grida è il vostro. DIO è il padre che cammina sotto il portico. I suoi occhi sono spalancati per cercare, il suo cuore è pesante, cerca il suo figliolo, scruta l’orizzonte, cercando di riconoscere una figura famigliare, un andatura nota. Ciò che gli interessa non sono i suoi affari, i suoi investimenti, le sue proprietà. Ciò che gli stà a cuore è un figlio che porta il suo nome, un figlio che è la sua immagine........TU.