Non è per sempre

SLIP, MANI E CALMA APPARENTE


Ecco. Pausa pranzo veloce, come al solito. Un toast, una coca ed in caffè caldo a bruciare l’esofago. Sono pochi i minuti da dedicare a te, oggi. Eccoti. Frapposto tra un impegno di lavoro ed un appuntamento in banca. Schiacciato tra un non esserci ed un esserci appena. Sacrificato tra un amore che non ti farà volare più ed un legame che non sarai in grado di tagliare. Eccoti. Dannato. Sospeso. Perduto. Vilipeso. Né carne, né pesce. Né anima, né corpo. Né inferno, né paradiso. Né vita, né morte. Eccoti. E mi piace guardarti, così. Alla ricerca continua di ciò che a fatica avevi trovato e che ora non hai più. Canta. Fallo ancora, come fossi Saffo. Fa’ risuonare la eco delle tue parole, sulla mia pelle diafana. Alt… Fermati… Sono io a dettare le regole, adesso, con la calma apparente di chi non ha più nulla da perdere. Sono io a gestire tempi, luoghi e situazioni, ora, tra gli slip sfilati in auto da nascondere in tasca, tra mani che ti procurano il piacere che da altre mani non troverai, tra carezze sempre più ardite da interrompere al momento giusto, tra gambe che si aprono per ricevere senza donare. Sei in grado di giocare, adesso? Dimmelo. Ora che anch’io sto giocando, sei in grado TU di farlo? Non mi perderai, no. Non mi perderai, ma non mi avrai.