Ex.Per.Ire

Concordo! :-)) Basta non idealizzarci troppo però! ...Poi, naturalmente dipende dal modo in cui ci si vuole adorare... :-)) Un sorriso...

La Dea mesopotamica nella foto è Ishtar; dea dell'amore e della guerra, della generazione e della distruzione, santa e peccatrice insieme. Idealizzazione? No...saggezza antica e poesia. :-)

Perchè non dai un occhio alla veneta REITIA? Ha molte analogie con Ishtar...Saggezza venetica antica... :-))

Grazie...interessante...cultura veneta...mumble mumble... Intanto i veneti xe veneti e i venexiani xe venexiani: che no fè-mo con-fu-siòn :-) e po': 1. Nel sito http://www.freewebs.com/wicca_veneta/ (sulla cui attendibilità non garantisco considerato che scrive "pippisterello" anziché pipistrello...che xe do robe diverse...), la povera Reitia somiglia alla Befana. Se vede che sti veneti i gaveva el gusto del'orido (co una ere). :-))) 2. Nonostante ciò, comunque Reitia deriva da Inanna o Ishtar per loro stessa affermazione. 3. Il significato riportato da http://it.wikipedia.org/wiki/Reitia è ben diverso dall'originale su Ishtar che si trova su wiki inglese. 4. Come disse GPII (che, come tutti sappiamo, non è un gioco per PS2), "se io sbalierò, voi mi corigerete..." perché solo così posso cercare di "miliorarmi", e pertanto ti ringrazio per avermi dato l'occasione di conoscere una cosa nuova sulla cultura veneta. Però Ishtar è una Femmina, non la Befana... Vara che roba... http://www.freewebs.com/reitia/Cybele.html ea par ea Vecia da brusar sul fogo! Io lo dico ridendo, ma potrebbe anche esserci una connessione...Grazie davvero. Un sorriso.

Io lo ricordo, amata, io lo ricordo, Lo splendore dei tuoi capelli; Non fu allegra vicenda, né leggera, Per me l'abbandonarti. Delle notti autunnali mi ricordo, Del murmure nell'ombra di betulle: E se allora più corti erano i giorni, Più a lungo dava luce a noi la luna. Ed io ricordo che tu mi dicevi: "Questi anni azzurri se ne andranno via, E tu, mio amato, dimenticherai, Per sempre, per un'altra". Ma oggi il tiglio che va rifiorendo Di nuovo ha ricordato ai sentimenti Come teneramente cospargevo A quel tempo i tuoi riccioli di fiori. E il cuore, non disposto a raffreddarsi, E amando un'altra con malinconia, Va ricordando con quell'altra te, Come un lungo racconto prediletto. ESENIN

Grazie, Diana, per questi splendidi versi e per avermi fatto conoscere un poeta che ignoravo. Leggo nella sua biografia che Esenin era bellissimo e romantico. Il suo dolore di vivere, per la sua intelligenza e per la sua sensibilità lo portarono a spegnersi ancora giovane. E' un peccato che spesso i migliori, quelli che qualcosa possono dare all'umanità, siano schiacciati dal dolore d'esistere. "Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate della mia, nude isteriche, trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa...". Per fortuna, qualcuno sopravvive in questo deserto, magari chiuso in un bunker ma con l'orecchio teso, urlando di tanto in tanto: "c'è qualcuno lì fuori?". Sì, c'è qualcuno. Grazie.