Cuore e regole

Mani


°°° Nel mio nido da bohemienneQuesta mattina parto da Lucca pensando che ci fosse la scuola di Psicologia e con immensa gioia (sic!) scopro che è la prossima settimana. Dopo un po' di disorientamento decido di chiamare una mia amica. Durante l'anno ci si sente di rado non tanto a causa di suo marito ma noi stessi siamo consapevoli che a volte ci avviciniamo troppo l'uno all'altra e quindi sentiamo l'obbligo di stare ad una distanza di sicurezza, per un po'. Lei mi fa sentire speciale e ne ho bisogno di tanto in tanto, ed io l'ascolto e l'ascolto e l'ascolto e lei sa che la capisco e trovo parole per darle fiducia e l'aiuto a credere in se stessa... proprio io... t'immagini! I nostri colloqui sono intervallati dagli allegri interventi dei suoi bimbi, i più coccolosi del mondo, mi chiedono: "verrai al mare con noi a giocare con le onde e a fare i castelli di sabbia?" "Certo, appena posso lo faremo." Mi offrono sigarette disegnate sulla carta (chissà come mai?) e come scimmiette mi si arrampicano addosso. Tutto questo in un crescendo continuo fino a quando come al solito loro non diventano il centro di tutto, sono loro che a quel punto mi fanno capire che è tardi e che è ora di partire.Ieri quel mio bel nido nel quale mi sento bene mi ha mostrato un altra faccia trasformandosi in una trappola di silenzio e solitudine. Sono sceso per le strade e le piazze dove la gente era intenta a predere il loro aperitivo ma il senso di vuoto è rimasto, ora le mani e gli occhi di bue bimbi me l'hanno fatto dimenticare per un po'.Scrivo dal computer del mio ex convento dove mi hanno invitato a pranzo oggi. Silenzio. Il classico momento di pace dopo pranzo quando i frati si ritirano nelle loro camere. Io invece mando questo post e tra poco ritorno nella mia steppa, l'aria fresca m'inebria, l'odore della terra e gli orizzonti lontani: tutto ciò mi fa paura e mi attira, si mi attira molto di più! Domani dirò la messa, privatamente, forse l'ultima. Pentecoste.Un saluto a tutte voi (tanto siete tutte donne!)