Cuore e regole

Noi nell'altro più di loro


°°° a proposito di porte non chiuseDue settimane fa si è riaffacciata la mia ex ragazza, come un fulmine a ciel sereno. L'ho sentita piangere e soffrire. Sentirla così era una cosa insopportabile per me, non posso sopportare che lei soffra. Mi ha fatto capire che era una cosa delicata, non voleva dirmi di cosa si trattasse perché mi avrebbe ferito. Si, mi ha ferito, come avrei potuto fare qualcosa per lei se non mi diceva di cosa si trattava... ma tanto l'avevo capito. Una situazione delicata, seria ...mi ha sconvolto profondamente. Sono emersi sentimenti che non ho mai sentito prima mai così violenti e contadittori. Ho sentito un grande desiderio di proteggerla, di starle vicino. Avrei voluto abbracciarla ed asciugarle le lacrime, ascoltarla ed ascoltarla, darle fiducia, farla ragionare...Dall'altra parte ero sconvolto da un senso di gelosia dilaniante che mi smuoveva le viscere. E tanti altri sentimenti che per pudore non posso dire. Mi sono sentito tradito. Che stupido! Ma perché? Ci siamo lasciati a dicembre, lei non è più mia! Perché non mi ha detto la verità, perché dovevo capirla da solo, perché stava giocando con me? Ora che è sola, in questa situazione... mi dispiace per lei, so come lo sta vivendo. Al telefono mi chiedeva aiuto, di starle vicino e di sostenerla perché solo io potevo aiutarla ma quello che mi chiedeva era così doloroso; vita e morte e poi opportunità ed inopportunità, essere pratici o essere etici, dovevo dirle quello che stava facendo, spiegarglielo? Alla fine la decisione toccava a lei, solo a lei ed io non c'entravo, oppure sarei stato anch'io colpevole, coplevole per aver detto oppure per aver taciuto. Cosa c'è ancora in quella donna che tanto mi attira ... eppure sono consapevole di quanto sia sbagliata per me, una pazza, forse pazza come me che come me aveva bisogno di qualcuno accanto ma non eravamo noi due le persone che cercavamo. Per un po' ci è parso di poter danzare insieme ma dopo i primi passi avevamo capito che le melodie che avevamo dentro erano cos' diverse e quello che avremmo continuato a danzare sarebbe stata una danza dolorosa e goffa. Sappiamo che ci siamo amati... e forse ci amiamo ancora di un amore disperato ed impossibile.Cosa vedevo in lei, così diversa da me, così selvaggia, maleducata, intrattabile ed innopportuna, così irruenta ed istintiva, immediata e brutale, disinibita e passionale? Secondo la mia psicologa, che ho pregato di vedere perché ero veramente turbato, ho visto in lei quello che io non sono, quello che desidererei essere, quello che avrei voluto lei potesse diventare. C'è sempre qualcosa di noi che cerchiamo nelle persone e per quanto siano sbagliate continuano ad attirarci portandoci alla malattia. Sono forse loro che assecondano le nostre malattie, sono la loro personificazione; forse cambiandole desidereremmo cambiare noi stessi, salvandole vorremmo salvarci oppure avere la conferma tangibile che le cose che ci turbano e a volte controllano le nostre vite non possono essere vinte. Nelle persone che amiamo spesso c'è più del nostro che del loro.Ora rimane il silenzio, un assordante silenzio, le ho detto che se avesse avuto bisogno io ci sarei stato e che poteva contare su di me, come fare a non coinvolgermi?  ... niente più voci da parte sua ed io cerco di convincermi che è lei ad avere bisogno di me...