Cuore e regole

Tear drop


°°°Impressioni da un concertoLisa mi consigliava di coccolarmi e volermi bene ed io l’ho fatto. Sono stato al concerto dei Massive Attack, li conosco e li amo da tanti anni, vederli dal vivo m’incuriosiva moltissimo e pensavo che non si esibissero viste le complessità sonore e le collaborazioni con diversi artisti. M’aspettavo una esibizione molto tecnologica. Sono rimasto stupito, come prevedevo. Effetti sonori vari e pochi strumenti, due batterie, due chitarre e i cantanti hanno creato un atmosfera densa, piena di energia. Ci guardavamo increduli uno con l’altro, noi nella folla: “ma chi sono questi?” Pur conoscendo a memoria tutti i pezzi non potevamo credere quale potenza avessero e cosa veramente fossero in grado di fare.Musica con sonorità notturne, urbane, inquietanti come ombre che strisciano nei vicoli di città deserte.  Passi invisibili che seguono percorsi misteriosi. Si affacciano melodie e voci come isolate finestre illuminate nel buio, dialoghi di voci dolci che intrecciano e ingentiliscono trame oscure. Ritmi lenti, simili al battito del cuore. Ritmi meccanici che evocano locomotive a vapore che stentano a prendere velocità e ti lasciano in attesa di sentire la potenza che contengono e non esprimono. Bassi profondi che ti avvolgono e ti colpiscono. Atmosfere dense come il sangue. È una musica che riesce ad entrare in risonanza con il mio stato d’animo da tanto tempo. Non c’è luce tra i vicoli che percorro. Ombre e suoni cupi. Al posto delle stelle piccole luci fanno scorgere abitazioni e vite che non mi riguardano, vetri che non tocco per non sporcare. Intuisco indicazioni che puntualmente perdo nel dedalo di strade. Traguardi che alla fine non valgono la pena ed il tempo, mete false. Passanti immersi nei loro percorsi non danno indicazioni a chi le chiede in modo troppo vago per quanto intenso. Qualcuno s’affaccia dalla propria finestra ed incrocia il mio sguardo. Nessuno che percorra il mio tragitto. La mia strada sarà la somma di quelle che ho imboccato a casaccio? Tutto questo diventa una malinconica danza, una triste melodia cantata da una voce calda e sgraziata che ti rassicura e ti culla. Seppur lento è pieno di vigore come le onde dello scirocco al largo. È un ritmo ballabile e una melodia cantabile. Incrocio le braccia e mi stringo in un abbraccio solitario e lentamente danzo.