Cuore e regole

Ancora... Ancora? Ancora!


°°°situazioni attualiQuando iniziai a scrivere ero in bilico tra due scelte di vita. Mi interessavano i commenti e lo scambio di idee. Soprattutto m’interessava sentire commenti e idee diverse dalle mie che sarebbero poi stati spunti dai quali poter intravedere quei lati della realtà a me sconosciute, visto che tutti tendiamo a fissarci con una prospettiva e quella diventa poi la verità. Il blog ha avuto successo o no? I post venivano commentati, quanto i commenti erano utili. Comunque mi ha permesso di conoscere persone che a vario titolo si sono affacciate sulla mia vicenda e che sono per me un dono grandissimo e spesso motivo di gioia. Alcune sono rimaste parole, altre sono apparse nel display del mio cellulare e altre ancora si sono trasformate in voci che oramai conosco e riconosco. Volti, per ora no, ma forse… Insomma il blog mi ha dato soddisfazioni. Anche se non fosse stato così questa serie di scritti pubblici è interessante perché permette di ripercorrere all’indietro un percorso fatto è testimone diventa la prova che un percorso si è fatto. Tempo fa BB mi disse che erano cambiati i temi che trattavo, era cambiato lo stile. In effetti è vero che sono cambiati i temi e questo è dovuto al fatto che scrivendo una volta ogni tanto mi preme fermarmi soprattutto sulle cose più urgenti: il mio mondo attuale. Mi sono concentrato sul mio presente che è fatto soprattutto di solitudine, di monologhi tra me e me. Solitudine in un dedalo di pensieri contorti e indefiniti nel quale devo imparare a orientarmi. Nessuna prospettiva si affaccia per ora e quindi il presente diventa una realtà angosciosa nella quale a volte sembra di affogare. Alcune sere fa ero a letto in questa mansarda silenziosa, nel dormiveglia una improvvisa domanda è guizzata facendomi sobbalzare: “cosa cazzo ci faccio io qui?” Il “qui” non era solo il luogo ma soprattutto la mia vita; cosa sto facendo della mia vita? Non ho un collocazione che mi appartenga e mi definisca ma forse bisognerebbe imparare a vedere questo come un vantaggio e un punto di forza delle mia attuale situazione. Si chiama libertà. Avrà ragione la mia psy quando mi dice che ho impostato la mia vita seriamente troppo presto e che ho bisogno di recuperare le cazzate che non ho fatto quando era tempo? Il mio titolare che mi dice di smettere di preoccuparmi e di pensare a divertirmi perché sono giovane e senza obblighi? “Pensi forse di non avere capacità maggiori di tantissimi altri? Hai paura di avere fame?” Penso davvero che avrei potuto fare di più in questo anno e otto mesi? Dovevo trovare un lavoro definitivo ed iniziare una carriera, fare un mutuo e avere una relazione seria avviata? Si può fare tutto ciò senza aver trovato se stessi? Ma soprattutto che senso avrebbe possedere tutto questo senza possedere se stessi? Avere ed essere assente da ciò che si ha. Devo essere felice per le cose che ho e non triste per ciò non ho. Io ho bisogno di poco. La povertà era una virtù, ricordi? Non m’illudo che sia necessario avere molto per essere molto felice, era la tesi della mia ex ragazza e non la mia, come mai ho iniziato a crederci io? Io sono solo perché dovrei fare e possedere cose che agli altri possono piacere, sono veramente interessato che siano le cose esteriori a darmi luce? Voglio veramente trovare una donna superficiale o degli amici che mi accettino per questo? Non mi farà vivere meglio tenere alla larga simili persone?   A volte mi dimentico che ho gia vissuto una vita, ho raggiunto certi obbiettivi e ne ho avuto abbastanza. Non sono scappato, non ho fallito ma ho scelto in tutta libertà. Mi dimentico che ho scelto un’altra volta la vita perché quella che vivevo mi sembrava oramai in piano. Ho scelto di prendere una strada in salita. Mi dimentico che prevedevo le difficoltà e che fin ora mi è andata anche troppo bene! Potessi dirlo con la fede che avevo prima direi che Dio continua a portarmi sui palmi delle sue mani. Cosa ci vedrà in me e perché mi vuole così bene a me così ateo? Fossi riuscito a vivere senza tutta quell’ansia e tutta quella tristezza mi sarei accorto di tanti meravigliosi tramonti che non ho notato perché ero ripiegato su di me.  Ho ripreso a fare lo yoga la mattina, ora posso richiamare quell’energia che avevo in passato, riesco farla fluire lungo la spina dorsale. Il mio mantrâ: io ho dentro il sole, la luce che m’illumina e illumina.Come sto? Sto bene ma devo rendermene conto.