Cuore e regole

Anniversario


°°°festeggiare o no?     8 settembre sarà per sempre una data importante della mia vita. Ricorda una svolta radicale nella mia storia. L' 8 settembre, infatti, entravo in convento, era il 1984, avevo 14 anni. Sarà vero che entravo nel seminario minore e che non vestivo alcuna tonaca e nessun obbligo o promessa mi legavano. Ero uno studente che frequentava il liceo classico con abiti civili. Ma quello che iniziavo a vivere in quel momento non era tanto diverso da quello che avrei continuato dopo aver indossato la veste marrone e cinto il cordone bianco. Avevo orari di preghiera, avevo un maestro al quale riferire le mie cose, chiedere permessi di questo o quello, avevo le chiavi del convento, obblighi vari...In quegli anni, nella Jugoslavia comunista del dopo Tito, non era una felice idea entrare a far parte della Chiesa. Sapevo che sarei stato schedato dalla polizia, sorvegliato per essere preso in fallo, qualunque fosse! Mio padre temeva di avere delle conseguenze per la sua carriera visto che mi aveva "educato male". Mio padre non capiva assolutamente la mia scelta: "ma che roba è questa?" I miei genitori furono criticati. Qualcuno li incoraggiò: "sarà il più bravo dei tuoi figli". La gente mi guardava come uno strano perché la Chiesa era vista come una realtà estranea. L'umore e il tessuto sociale nel quale si collocava la realta ecclesiale era ben diverso rispetto a quello italiano. Quella fu la mia prima scelta impopolare, incompresa e criticata. Ma io facevo quello che credevo meglio per me.      Quello che mi faceva veramente capire quanto la mia scelta fosse radicale e diversa rispetto agli altri ragazzi (i normali) non era tanto l'ambiente nel quale vivevo ma ciò che avveniva dentro di me. Un delle cose che più incidevano era rinunciare/evitare qualsiasi flirt con le ragazze. Rinunciare a guardarle a pensarci perché era l'unico modo per andare avanti con quella scelta di vita. Altrimenti non ce l'avrei fatta! A forza di pensarci, a forza di desiderare qualsiasi cosa può diventare una malattia. Così imparai a scegliere i desideri e selezionare i pensieri. "Devi rispettare e amare ogni donna considerarla come se fosse la Madonna, un angelo, come se fosse tua sorella". Una frase che ha veramente modellato il mio rapporto con le donne, i miei sguardi.Imparai quali strade imboccare affinché la mia mente potesse correre liberamente. Piano piano mi costruivo una barriera attorno al cuore e lui si ribellava... l'ha sempre fatto! Sinceramente non l'ho mai fatto tacere. Ho fatto un buon lavoro con lui. Non è un cuore malato, è sano, anche se ora deve imparare a dilatarsi di più... ora può concederselo. Pensavo fosse indomabile ma adesso sento che riuscii comunqe ad imbrigliarlo; ora che sono libero di farlo viaggiare difficilmente si mette a correre spensierato. Sarà che sono un uomo, sarà che non sono più un bambino, sarà che non ha mai volato..."Noi siamo educati a controllare i sentimenti ora dovrai imparare a viverli."      Insomma ieri non ho festeggiato, non ho nemmeno guardato con rancore a quella data come fosse un errore di gioventù. Sono felice di aver fatto quella scelta. Ho avuto una vita diversa rispetto alla maggioranza dei miei coetanei. Mi pesava il fatto di l'essere diverso ma ora ne sono felice. Ho frequentato la mia Hogwarts, come mi dice la mia dolce lei, ora sono tornato tra i babbani a fare le mie magie. Si, ho fatto sempre scelte buone, le migliori per me. Forse dovrei festeggiarla quella data, darle un significato nuovo.      Forse dovrebbe diventare il giorno nel quale festeggio la mia indipendenza dagli schemi, la mia distanza dalla gente abituata a battere sentieri sicuri che non offrono sorprese, la capacità di andare avanti per la mia strada nonstante le comodità, le opportunità, la mia capacità di assumermi le responsabilità, di pagare di persona il lusso di non perdere me stesso, di essere trasparente senza niente da nascondere, niente di cui vergognarmi. Inseguire la mia stella. Credere che la vita è veramente una favola ed invece che raccontarla viverci dentro. Cogliere le occasioni. Inseguire le ispirazioni.      Forse dovrebbe diventare il giorno nel quale scelsi Dio, scelsi di compromettere la mia vita con Dio, smettere di ascoltare e parlarne come fosse teoria e cominciare a farne esperienza. Perché la fede è azione, va sentita sulla pelle. Sono passato per case diverse e mi sono messo addosso abiti diversi ma quel giorno non è mai tramontato. Si, l' 8 settembre è un bel giorno per me. Dovrei proprio festeggiarlo.