Cuore e regole

E se...


°°° ripensando a MilingoSe un giorno mi sposassi e mi fosse possibile riprendere il ministero sacerdotale? Naaaah! Non ci ritornerei, mi sono rotto troppo le scatole con la gente. Mi sono stufato! Sempre i soliti discorsi, le solite cose. La gente che guarda l'orologio, la gente che non ti fa una domanda di chiarimento, la gente che si annoia in chiesa. La gente che viene a confessarti bischerate. Discutere con i genitori perchè portino i bambini a messa o al catechismo o al ritiro. Perchè hanno danza, perché hanno il calcio, la pallavolo, perché vanno dal babbo, perchè stanno dai nonni... Fare il buffone mascherato alle processioni con stracci e balocchi pieni di umidità e polvere che fanno sorridere chi ha un po' di buon senso. Il figurante nei matrimoni, io da una parte dell'altare a fare una cosa e loro dall'altra a farne un'altra e il fotografo a fare l'assoluto protagonista, la gente muta e la cantante che canta dopo aver discusso per l'ennesima volta sui canti  che non si possono fare ma gli sposi lo vogliono. Discutere con le vecchine su quanti, quali fiori mettere sugli altari, sulle trine e i drappi. Cercare e prostituirsi a catechisti ed animatori perchè si prendano le responsabilità a servizio della comunità. Poveri e truffatori (non si sa mai chi sono e quindi ti arrovelli nei sensi di colpa), i vecchi, gli sfigati ed i matti che ti suonano a tutte le ore... La gente che ti chiama quando i loro vecchi sono già morti come se portassi jella. I funerali, i morti, la gente dei funerali... La gente incapace di fare un passo diversamente da quello che sono abituati a fare e poi sono i primi a venirti a dire che la Chiesa deve modernizzarsi. Le tradizioni che vanno mantenute sempre e comunque, le cose vecchie che t'ingombrano la casa e il tempo e non servono a nessuno ma non le puoi toccare. La gente che non canta in chiesa o canta i soliti due canti..., il coro che va avanti a singhiozzi e fa quello che gli pare. La gente petulante che ti "lecca" per interesse. Qualsiasi persona che sa meglio di te quello che Dio vuole e farebbe, come si fa questo o quello. Chiedere soldi per le cose della parrocchia, per gli ambienti, i tetti... ed avere addosso lo sguardo di tutti come se i soldi me li intascassi io. Le battutine e le frecciatine di chi si offre spontaneamente a farti la coscienza ambulante dicendoti quello che puoi fare o non puoi fare. Le riunioni dei preti dove si sentono i soliti discorsi su cose che si dovrebbero incominciare a fare ma non si fanno perchè nessuno in pratica le vuole. Le riunioni con le associazioni di qualsiasi tipo, le loro raccolte fondi, le loro attività tirate avanti coi denti dai soliti noti che non ce la fanno più. Che palle!!! (C'era una canzone forse di Masini che farebbe da sottofondo a questo post, con un ritornello molto eloquente.)Ci saranno cose belle? Certo, ma tutto quello che ho elencato sopra te lo devi sorbire ugualmente. In sette anni avrò avuto una dozzina di persone che si sono confessate veramente bene mettendo la propria vita nelle mani di Dio e coprendola di lacrime... ma a me sono passati sette anni... Insomma, a me di ritornare a fare il prete non me ne frega proprio un bel niente, neanche se un giorno restassi da solo.