Cuore e regole

Felicità e banalità


°°° Il sottile confine che ci separa dalla felicitàDa qualche parte ho sentito una frase che dice: "ogni giorno il paradiso ci raggiunge". Mi è piaciuta e da allora me la ripeto ogni giorno. Una volta facevo spesso questo tipo di training psicologico per educare la consapevolezza.Sto imparando a stare all'erta per scoprire in quale momento della giornata il paradiso mi raggiunge. Via via scopro cose stupende nella mia banale quotidianità; piccoli momenti di gioia e di serenità. Sono momenti di favore da Lassù! Forse bisogna evitare di pensare che questi eventi siano normali oppure che si tratta di cose che ci sono dovute. Spesso mi abbandono a contemplare gli eventi atmosferici, albe e poi tramonti, nebbie, cieli stellati e lune... è piacevole abbandonarsi anche ai malinconici paesaggi della pianura con i casolari diroccati, mi capita di sentire il piacere di affrontare la strada da solo in macchina magari sulla Consuma o sull'Appennino e conquistare ogni curva. A volte mi fermo ad ascoltare il silenzio. Mi basta poco; assorbire con il pane le chiazze di olio di oliva che si formano sulla superficie di un piatto di minestra. Bisogna fissare il momento e non lasciarlo che si disperda. Si tatta non solo di annotarlo ma anche di assaporarlo, gustarne il sapore.Qualsiasi cosa può essere il paradiso che mi raggiunge. Educarsi a trovarlo può essere il superamento del sottile confine che ci separa dalla felicità. Spesso siamo già felici ma non ne siamo consapevoli. Se abbiamo diritto a tutto allora non ringraziamo più per niente, pretendiamo e siamo arrabbiati, siamo frustrati e sconfitti.Questo post mi sembra una di quelle cose odiose da mandare a dieci amici perché si avverino. Bisogna solo educare se stessi e ripetere spesso parole che ci fanno bene... vegliare sul nostro dialogo interiore.