Cuore e regole

Troni


°°° Una piccola cartolina in ricordo di AssisiPasseggiavo sabato scorso ammirando per l'ennesima volta gli affreschi della Basilica di San Francesco. Mi sono imbattuto su un affresco riguardante un fatto poco consciuto della vita di San Francesco. Ho pensato fosse interessante riportarlo e collegarlo alle recenti discussioni su questo blog.Leggenda Perugina 22 [FF 1570] [...] Allo spuntare del giorno, ritornò [da Francesco frate] Pacifico. Il Santo era in orazione davanti all'altare, entro il coro. Pacifico stava ad aspettarlo fuori del coro, dinanzi al crocifisso, pregando anche lui il Signore. Appena cominciata la preghiera, fu elevato in estasi (se nel corpo o fuori del corpo, Dio lo sa), e vide molti troni in cielo, tra i quali uno più alto, glorioso e raggiante, adorno d'ogni sorta di pietre preziose. Mentre ammirava quello splendore, prese a riflettere fra sé cosa fosse quel trono e a chi appartenesse. E subito udì una voce: « Questo trono fu di Lucifero, e al suo posto vi si assiderà Francesco ». Tornato in sé, ecco Francesco venirgli incontro. Pacifico si prostrò ai suoi piedi con le braccia in croce, considerandolo, in seguito alla visione, come già fosse in cielo. E gli disse: «Padre, perdonami i miei peccati, e prega il Signore che mi perdoni e abbia misericordia di me ». Francesco stese la mano e lo rialzò, e comprese che il compagno aveva avuto una visione durante la preghiera. Appariva tutto trasfigurato e parlava a Francesco non come a una persona in carne e ossa, ma come a un santo già regnante in cielo. Poi, come facendo lo gnorri, perché non voleva rivelare la visione a Francesco, Pacifico lo interrogò: « Cosa pensi di te stesso, fratello? ». Rispose Francesco: « Sono convinto di essere l'uomo più peccatore che esista al mondo ». E subito una voce parlò in cuore a Pacifico: « Da questo puoi conoscere che la visione che hai avuto è vera. Come Lucifero per la sua superbia fu precipitato da quel trono, così Francesco per la sua umiltà meriterà di esservi esaltato e di assidervisi ».