Cuore e regole

Omofobssz


°°° Excursus sui preti/religiosi omosessualiNel blog di Ganimede c'è un post che mi ha stuzzicato e mi ha fatto venire la voglia di dire alcune cose che avevo in mente da tanto tempo. Ganimede parlava di un prete gay innamorato di un uomo con il solito discorso sulla consegna del silenzio, il senso di persecuzione, omofobia ecc. ma non voglio soffermarmi più di tanto sul post che mi serve solo da pretesto. Non metto in dubbio che ci siano sacerdoti santi anche se di tendenza omosessuale. Se un consacrato è in potenza omosessuale o etero non cambia niente; la castità, la verginità del cuore, l'appartenenza totale ed esclusiva a Cristo è uguale sia se si va a vela o a motore.Mettendo da parte la continenza sessuale alla quale i preti dalle tendenze omosessuali sono ugualmente tenuti e dando per scontato che essi vivano la castità vorrei dire alcune cose sulle problematiche che nascono nei conventi, nelle comunità, seminari, diocesi ecc Non voglio raccontare le mie esperienze di vita in questi luoghi e con questo tipo di persone, ne dilungarmi a spiegare i problemi che nascono in comunità dove ci sono uno o più persone con tendenze omosessuali. Dirò solo che in comunità di soli eterosessuali (per tendenza) ci sono meno giochetti sottobanco, incomprensibili antipatie, feroci divisioni, impenetrabili amicizie, gruppi chiusi, argomenti tabù che bloccano situazioni e persone, assurde gelosie, psicodrammi e atteggiamenti da educande frustrate... Si tratta di attitudini e dinamiche che le persone omosessuali creano inconsapevolmente e non ne faccio una colpa ma restano un problema e ancor di più quando diventano modi di fare espliciti, condivisi e volontari. Concludo dicendo che non si può vivere serenamente la propria vita da consacrato quando la tua vita dipende da una lobby. Il problema è arrivato al punto che in tante comunità se non sei gay sei fuori. Sono sfumature, le stesse importanti sfumature del mobbing. Da una voce molto autorevole ho sentito dire: "stiamo oramai perdendo le persone normali" ...se non lo diceva lui l'avrei capito da solo. Quando la Congregazione per l'Educazione Cattolica ha pubblicato il documento "circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo le persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al Seminario e agli Ordini sacri" non era omofobica o sessofobica, ne cattiva ne antiquata ma era semplicemente informata su ciò che accade e sta accadendo. Questa è una delle ferite che oggi fanno male alla Chiesa e che ha fatto male anche a me.