Cuore e regole

Zikkaron


°°° Confronto tra il mondo cattolico e protestante 5Parliamo ancora un po’ del paradigma delle Chiese di tradizione apostolica perché gli stessi cattolici non conoscono queste cose con chiarezza.  La Chiesa non ha al centro della sua vita la memoria di Cristo ma la presenza stessa di Cristo. La comunità cristiana sia quella apostolica che quella odierna si basa su un’esperienza del mistero e non si limita a comunicare tale esperienza con la predicazione oppure a descriverla con la teologia. La comunità quindi non ha tanto la necessità di trovare parole quanto vivere la presenza di Cristo. Le parole possono descrivere Cristo come uomo che si tocca e vede ma non come colui che ci comunica la vita divina. Quindi l’essenza stessa della fede cristiana non ha bisogno di parolema è piuttosto entare a far parte di un'asperienza salvifica. La celebrazione vuole mettere in contatto con il Divino e non semplicemente esplicitarlo. Ecco perché per poter essere espressa più perfettamente la fede cristiana si serve di ogni mezzo di espressione umana. Ecco allora che le immagini, la musica, la luce, le forme architettoniche, i profumi, la ritualità, le vesti, gli arredi, i gesti ecc ecc diventano linguaggio, comunicazione dell’evento Cristo. La celebrazione liturgica è la forma più perfetta di comunicazione della fede, anzi, diventa comunicazione alla stessa fonte. La celebrazione liturgica  è esperienza del Divino. Per “informarci” della Presenza la liturgia cerca di stimolare ogni aspetto della nostra umanità a cominciare dai sensi.Prima della stesura degli scritti del Nuovo Testamento la comunità già celebrava la propria fede e nello "spezzare il pane".