°°° 22) Sulla semplificazionePerché è importante rimanere nella propria contrada?E'importante perché quellla contrada è ciò che ci è più vicino, ciò che ci appartiene, ciò che già conosciamo. Siccome già conosciamo possiamo dedicarci ad approfondire. Ma non è bene conoscere altre cose?E'molto meglio approfondire la conoscenza piuttosto che allargarla. Nella Cittadella non è tanto importante essere larghi quanto essere profondi. Bisogna essere affilati come punte di lancia per penetrare sempre più in profondità. Per scalare la montaga bisogna essere leggeri. Bisogna spogliarsi dagli orpelli, dalle cose non necessarie. Bisogna imparre a riconoscere l'essenziale e semplificare tutto.Non è una cosa negativa semplificare?Non è una cosa negativa è invece un grande segno di saggezza perché chi è semplice ha capito l'essenziale. Chi vuole scalare la montagna diventa semplice, leggero, essenziale, povero. Quando il tutto diventa uno solo allora diventa tagliente tanto da penetrare l'impenetrabile.Cosa vuol dire in concreto essere semplice?Chi non è semplice è diviso, tra il cuore e la mente, tra il presente e il passato, tra i bisogni e le aspirazioni... Chi scala la montagna è una persona unificata in se stessa. Come si fa ad essere unificati?Questo è ciò che si impara nella propria contrada e ciò che si deve fare prima di avvicinarsi alle pendici della Montagna. Non si va molto lontano se ci portiamo dietro troppi pesi. E' necessario avere dentro di noi un tale desiderio di arrivare alla cima da essere più forte di qualsiasi cosa, da sopportare qualsiasi sacrificio. Questo desiderio ci deve far abbandonare tutto fino ad arrivare ad abbandonare addirittura ciò che crediamo essere il nostro io.Bisogna abbandonare il nostro io? Ma come è possibile se siamo noi stessi a dover fare questo cammino, come possiamo quindi rinunciare al soggetto stesso di questo cammino?Questa è una cosa molto dolorosa e difficile perché il nostro io è abituato ad attirare tutto e non lasciare niente. Da soli non possiamo farcela. E'per questo che dobbiamo restare nella nostra contrada e diventare discepoli. Bisogna imparare l'obbedienza e la disciplina. Per questo se rimaniamo nella nostra contrada possiamo iniziare a spogliarci delle cose mentre se andiamo in un'altra non facciamo altro che accumulare senza esserci prima spogliati.
Bisogna essere leggeri
°°° 22) Sulla semplificazionePerché è importante rimanere nella propria contrada?E'importante perché quellla contrada è ciò che ci è più vicino, ciò che ci appartiene, ciò che già conosciamo. Siccome già conosciamo possiamo dedicarci ad approfondire. Ma non è bene conoscere altre cose?E'molto meglio approfondire la conoscenza piuttosto che allargarla. Nella Cittadella non è tanto importante essere larghi quanto essere profondi. Bisogna essere affilati come punte di lancia per penetrare sempre più in profondità. Per scalare la montaga bisogna essere leggeri. Bisogna spogliarsi dagli orpelli, dalle cose non necessarie. Bisogna imparre a riconoscere l'essenziale e semplificare tutto.Non è una cosa negativa semplificare?Non è una cosa negativa è invece un grande segno di saggezza perché chi è semplice ha capito l'essenziale. Chi vuole scalare la montagna diventa semplice, leggero, essenziale, povero. Quando il tutto diventa uno solo allora diventa tagliente tanto da penetrare l'impenetrabile.Cosa vuol dire in concreto essere semplice?Chi non è semplice è diviso, tra il cuore e la mente, tra il presente e il passato, tra i bisogni e le aspirazioni... Chi scala la montagna è una persona unificata in se stessa. Come si fa ad essere unificati?Questo è ciò che si impara nella propria contrada e ciò che si deve fare prima di avvicinarsi alle pendici della Montagna. Non si va molto lontano se ci portiamo dietro troppi pesi. E' necessario avere dentro di noi un tale desiderio di arrivare alla cima da essere più forte di qualsiasi cosa, da sopportare qualsiasi sacrificio. Questo desiderio ci deve far abbandonare tutto fino ad arrivare ad abbandonare addirittura ciò che crediamo essere il nostro io.Bisogna abbandonare il nostro io? Ma come è possibile se siamo noi stessi a dover fare questo cammino, come possiamo quindi rinunciare al soggetto stesso di questo cammino?Questa è una cosa molto dolorosa e difficile perché il nostro io è abituato ad attirare tutto e non lasciare niente. Da soli non possiamo farcela. E'per questo che dobbiamo restare nella nostra contrada e diventare discepoli. Bisogna imparare l'obbedienza e la disciplina. Per questo se rimaniamo nella nostra contrada possiamo iniziare a spogliarci delle cose mentre se andiamo in un'altra non facciamo altro che accumulare senza esserci prima spogliati.