LeFavoleNnEsistono

A Sylvia


Lettera d’amore 16 ottobre 1960Non è facile dire il cambiamento che operasti.Se adesso sono viva, allora ero mortaanche se, come una pietra, non me ne curavoe me ne stavo dov’ero per abitudine.Tu non ti limitasti a spingermi un po’ col piede, no -e lasciare che rivolgessi il mio piccolo occhio nudodi nuovo verso il cielo, senza speranza, è ovvio,di comprendere l’azzurro, o le stelle.Non fu questo. Diciamo che ho dormito: un serpentemascherato da sasso nero tra i sassi nerinel bianco iato dell’inverno -come i miei vicini, senza trarre alcun piaceredai milioni di guance perfettamente cesellateche si posavano a ogni istante per scioglierela mia guancia di basalto. Si mutavano in lacrime,angeli piangenti su nature spente,Ma non mi convincevano. Quelle lacrime gelavano.Ogni testa morta aveva una visiera di ghiaccio.E io continuavo a dormire come un dito ripiegato.La prima cosa che vidi fu l’aria, aria trasparente,e le gocce prigioniere che si levavano in rugiadalimpide come spiriti. Tutt’intorno giacevano moltepietre stolide e inespressive,Io guardavo e non capivo.Con un brillio di scaglie di mica, mi svolsiper riversarmi fuori come un liquidotra le zampe d’uccello e gli steli delle pianteNon m’ingannai. Ti riconobbi all’istante.Albero e pietra scintillavano, senz’ombra.La mia breve lunghezza diventò lucente come vetro.Cominciai a germogliare come un rametto di marzo:un braccio e una gamba, un braccio, una gamba.Da pietra a nuvola, e così salii in lato.Ora assomiglio a una specie di dioe fluttuo per l’aria nella mia veste d’animapura come una lastra di ghiaccio. E’ un dono.Sylvia PlathPer celebrare e ricordare una delle più grandi scrittici di tutti tempi. Ricorre, oggi, l'anniversario della sua morte. E' stata una strana coincidenza perchè non so in quale meandro del mio cervello fosse nascosto quest ricordo da sentire il bisogno stamattina di cercare su internet un frammento del suo diario(che ahimè non ho trovato, ma tanto ho il libro a casa), per poi rendermi conto che oggi ricorreva qursto triste anniversario. Coincidenze.