io luciana

giorno da ricordare


In seguito al Trattato di Rapallo, firmato nel 1920 tra il regno d’Italia e quello dei Serbi, Croati e Sloveni, furono annesse all’Italia: Gorizia, Trieste, l’Istria e Zara (in seguito anche Fiume).Negli anni successivi, il regime fascista impose in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia una violenta politica di snazionalizzazione. «In questi territori abitati in maggioranza da popolazioni slave vennero progressivamente eliminate tutte le istituzioni nazionali slovene e croate, le scuole furono italianizzate, gli insegnanti licenziati o costretti ad emigrare, vennero posti limiti all’accesso degli sloveni nei pubblici impieghi» (dal Centro Studi della Resistenza). Si arrivò perfino alla italianizzazione forzata dei cognomi…Anche la Chiesa aderì alla politica fascista rimuovendo dall’incarico i vescovi slavi di Trieste e Gorizia ed abolendo l’uso della lingua slovena nelle funzioni liturgiche e nella catechesi.In quegli anni si parlava addirittura di una “bonifica etnica”ai danni degli slaviQualunque forma di opposizione al regime fascista e di terrore politico instaurato dagli Italiani con l’appoggio nazista veniva repressa violentemente: arresto, confino, tortura, fino all’assassinio!Nel frattempo i comunisti jugoslavi guidati dal maresciallo Tito, uniti nella lotta ai partigiani italiani, erano sempre più vicini alla presa del potere, ed incitavano rivolte antifasciste in quei territori.Nacquero le prime foibe antifasciste (1943), espressione dell’odio popolare antinazifascista: in risposta a ciò, stando ai documenti ufficiali fascisti, vi furono l’incendio di decine di villaggi, l’uccisione di 3000 partigiani e la deportazione nei campi in Germania di 10.000 persone.Ciò portò alle foibe del ’45: le foibe contribuirono a liberare sia l’Italia che la Jugoslavia dalNazifascismo. Furono atti di guerra popolare giusti e legittimi, che contribuirono a riaccendere la speranza e le aspirazioni sinceramente democratiche di tutti i popoli europei.Oggi i fascisti ci dicono che le foibe sono state espressione di un odio anti-italiano, e che ogni italiano dovrebbe sdegnarsi di fronte a ciò.Già nel ’44 però, prevedendo che i fascisti avrebbero preso questa posizione nei confronti delle foibe, il Partito Comunista Croato dichiarò: “I fascisti cercheranno di sfruttare ancora le foibe affermando che allora si tentò di distruggere gli italiani dell’Istria e che quella fu la manifestazione di un nazionalismo croato. Noi sappiamo benissimo che nelle foibe finirono non solo gli sfruttatori e assassini fascisti italiani, ma anche i traditori del popolo croato …, gli ustascia… e i cetnici. Le foibe non furono che l’espressione dell’odio popolare compresso in decenni di oppressione e di sfruttamento, che esplose con la caratteristica violenza delle insurrezioni di popolo”.Il fascismo portò milioni di morti quando era al potere, e ne continua a fare altri (in più alle migliaia di aggrediti fra comunisti, immigrati, omosessuali, etc.) anche oggi. I fascisti di oggi gridano i nomi dei loro martiri; ma a gridare e lottare dovrebbero essere tutte le persone democratiche per impedire la loro attività anticostituzionale e di violenza!!!