Riflessioni

SUICIDI di DISPERAZIONE


I recenti casi di cronaca e gli ultimi drammatici dati sulla disoccupazione, rappresentano un quadro allarmante e devastante della situazione del nostro Paese; ma purtroppo non solo sotto l'aspetto economico. I suicidi per crisi economica, per la mancanza di un posto di lavoro continuano a essere un fenomeno preoccupante e in continuativa crescita.Nei primi sei mesi del 2013 sono infatti aumentati notevolmente, 29 i sucidi tra i senza lavoro in questo semestre, contro i 18 registrati nello stesso periodo lo scorso anno, e i complessivi 28 casi dell’intero 2012. Debiti, fallimenti, licenziamenti, paura per il futuro, mutuo o affitto da pagare, figli sulle spalle, rassegnazione, disperazione, hanno portato al gesto estremo decine e decine di imprenditori e di disoccupati. Nel primo semestre 2013, un suicida su quattro aveva un’età compresa tra i 35 e i 44 anni. Se nello stesso periodo del 2012 le vittime di suicidio con età compresa tra 35 e 44 anni rappresentavano il 9,4% dei suicidi, in questo da poco conclusosi la percentuale sale purtroppo addirittura al 23,7%. Essendo infatti 18 i casi registrati contro i 6 dei primi sei mesi dello scorso anno, in altre parole il numero delle “giovani” vittime di suicidio per crisi economica è purtroppo triplicato nell’arco di un solo anno, e il picco di incidenza più alta dei suicidi permane ciò nonostante tra i 45-54enni e i 55-65enni, nella gravosa percentuale del 31,6%.Dove andremo a finire di questo passo? Perchè al governo, ai vertici del potere e dell'economia del Paese NESSUNO fà VERAMENTE nulla? O non frega propio NULLA a NESSUNO?