LA FATA IGNORANTE

Ho perso il manuale delle distruzioni e l'ho riscritto come sento


E non chiedermi perchè. E' colpa della mia testarda disattenzione verso tutto ciò che è lontano da me, crescente, trasforma l'immateriale in parzialmente inconsistente. O no, è colpa del terremoto che arriva sempre quando non me ne accorgo e se ne va pure che non me ne accorgo, mentre la folla intorno evacua se stessa e non tira l'acqua. Mi alzo ed è già ora di far quadrare i conti dando una botta al cerchio..era così o la botta la devo dare in testa, ma non servirebbe. E' colpa dei bagliori di giornate riflesse alla finestra, che mi iniettano intuizioni di bella stagione, se ora divago in mille rivoli di sudore eccitato di attese. No, la mia soglia di attenzione dovrebbe innalzarsi solo quando il radar avverte di una probabile incursione non autorizzata e non per altri motivi secondari, che ora non fanno che da corollario ad una pallina di biglia dura ricomprata in saldo alle bancarelle del sabato. Tu mi guardi e io volgo lo sguardo ridente al cielo ora limpido e blu, ora stellato e profondo, senza stagioni o fasi a distinguerne il buio e la luce. Che importanza ha eppoi per quanto cosa ci importa? A te lo dico. Rido. Ora siamo qui. Andiamo via ma adesso sono ormai già via. Non so se irrimediabilmente e non so se domani chissà. Love like blood, Remember