LA FATA IGNORANTE

Ho perso le (P)ie ambizioni


Come un mostro dalle fauci immense, la natura è lì che attende i propri tempi e quando ci fagociterà, sarà senza chiedere, senza preavviso, senza pietà. Tutto questo preesiste a tutti noi.Ogni creatura del mondo conosce il proprio posto, vi appartiene e si compiace di questo. Ogni animale ha il suo cammino, ognuno lo conosce e percorre la sua via avanti e indietro riniziandola tutti i giorni al sorgere del sole. Tutte le creature sanno questo.Potete parlare, potete indaffararvi, possono volare avanti e indietro gli uccelli a cercare il pasto per i piccoli: io non lo capisco.Mi sembra che la nostra vita sia l'unica minima frazione di tempo in cui abbiamo la possibilità di sfuggire al mostro famelico, sperando che per un'improvvisa collera non ci si rivolti contro e annienti anche l'autocoscienza.Cosa conta la tenerezza di fronte a tanta crudezza?A cosa ambisce un bacio, un abbraccio, uno sguardo pietoso? Non si può ambire a nulla.