LA FATA IGNORANTE

Dove non ho più parole


Eppure lo sapevo. Ma persiste il tratto infantile. Eppure ho avvertito di nuovo, sperando di evitare epiloghi già scritti, copioni ripetuti. Eppure lo sapevo, che non avrei evitato un bel niente, che pur avvertendo, le mie parole sarebbero cadute e rimbalzate contro di me. Io sono, quindi, definitiva, giudicante e risolta. Ma come fare? Non fare, questo è. Non dire e non fare equivale a non vivere più. E bene sia. Preferisco questa fine.