LA FATA IGNORANTE

Caverna


Vorrei appuntarmi dei progetti per il futuro sulla Moleskine, ma mi accorgo di non essere in grado di focalizzare nemmeno cio' che vorrei evitare. Guardo dalla finestra e mi compiaccio dell'assenza di figure umane: solo prati e campi sterminati, qualche gatto a caccia, qualche merlo che si dondola sui filari. Deve essere una pace simile, dove sei tu e dove la mia anima ostinatamente staccata da questo corpo, va a ristorarsi. Qualcosa che non c'è mi è sempre piaciuto di più di tutto quel pieno che c'è, questo sarà anche un difetto ma che colpa ne ho. Nella moltitudine di cose e esseri che passano attraverso il mio campo, non vedo nulla che assomigli ad un te. Nel taccuino dovrei scrivere tra i molti progetti per il futuro, non sottovalutare le conseguenze della socializzazione, il mio eterno errore.