Questo blog è personale, impersonale, pubblico e moderato da me. Ogni commento che non rispetti le regole di base del confronto educato, verrà rimosso. Ogni contenuto è commentabile, altrimenti non pubblicherei su web. Ogni figurina che interviene è una figurina e basta. Anche io, quaddentro, sono solo una parte della figurina della figurante della mia vita.
E non chiedermi perchè. E' colpa della mia testarda disattenzione verso tutto ciò che è lontano da me, crescente, trasforma l'immateriale in parzialmente inconsistente. O no, è colpa del terremoto che arriva sempre quando non me ne accorgo e se ne va pure che non me ne accorgo, mentre la folla intorno evacua se stessa e non tira l'acqua. Mi alzo ed è già ora di far quadrare i conti dando una botta al cerchio..era così o la botta la devo dare in testa, ma non servirebbe. E' colpa dei bagliori di giornate riflesse alla finestra, che mi iniettano intuizioni di bella stagione, se ora divago in mille rivoli di sudore eccitato di attese. No, la mia soglia di attenzione dovrebbe innalzarsi solo quando il radar avverte di una probabile incursione non autorizzata e non per altri motivi secondari, che ora non fanno che da corollario ad una pallina di biglia dura ricomprata in saldo alle bancarelle del sabato. Tu mi guardi e io volgo lo sguardo ridente al cielo ora limpido e blu, ora stellato e profondo, senza stagioni o fasi a distinguerne il buio e la luce. Che importanza ha eppoi per quanto cosa ci importa? A te lo dico. Rido. Ora siamo qui. Andiamo via ma adesso sono ormai già via. Non so se irrimediabilmente e non so se domani chissà.
Sembri in uno stato di sovreccitazione ("mille rivoli di sudore eccitato di attese") e di Via Dalla Pazza Folla ("mentre la folla intorno evacua se stessa e non tira l'acqua.") C'è tutta l'aria della ri-nascita di qualcuno di nuovo.
Lo stato di eccitazione eccede me stessa ma io lo supero:)
Questa è parte della rinascita. Via dalla Pazza Folla è una regola di base.Resirare un cielo scuro e di luce è la destinazione della fata ignorante. O punto di partenza.
Non c'è di che. In una scrittura così turgida come la tua è facile prendere la scorciatoia sulle parole finali. Io mi incaponisco ma analizzo tutto il pezzo.è denso di significati (e lo scrivo sinceramente.)
grazie ancora, mi ero accorta solo di riflesso della facilità delle uscite di sicurezza..e grazie per l'energia che dedichi alla lettura delle mie cose. E'un evento raro e mi reputo fortunata. Davvero:)
Ancora non capisco se le tue sono divagazioni folli o follie vaganti!?!? :))) So solo che buttarle giù, le cose, comunque, come si sentono, come spingono da chissà quale posto dentro di sè, be' è giusto, liberatorio, sano (e lo dico specie a me stesso, anche se poi ...), e tu lo fai - almeno e me pare - con istintiva naturalezza. Credo faccia bene. Ciao! ^__*