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LA FATA IGNORANTE

Per chi ignora, le colline sono sempre in fiore.

 

 

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L'era del Qualsiasi

Post n°1104 pubblicato il 07 Marzo 2017 da EasyTouch

(III)

Quel timore seguitava ad averlo lei e quando usciva si guardava bene dal proferire qualsiasi parola prima di essersi accertata di conoscere il proprio interlocutore. Mutando le regole del linguaggio, mutavano anche i problemi e gli ordini concettuali legati ad essi, per cui, quando era al lavoro diveniva una questione irrisolvibile riporre la carta igienica nel porta rotolo e quando era a casa, considerare un fatto semplice quello di utilizzare il porta rotolo diventava un vero e proprio cambio di paradigma. Così, le faccende più complicate e assurde, come “scrivere un testo in inglese con termini in tedesco e italiano, ma non troppo” erano diventate cose ordinarie e quasi facili, mentre decidere se fosse più bello un vestito rosso o uno blu era diventato un incarico difficilissimo. A sei co.co.co. di distanza, lei ormai era quasi riuscita ad applicare il codice del lavoro come facevano tutti gli altri anche fuori, e gli altri la stavano riconoscendo come una di loro, salvo ancora qualche momento di rigurgito di realtà di cui lei soffriva di nascosto, ormai quasi anche da se stessa. Uno di quei giorni, qualsiasi, dell’Era del Qualsiasi inoltrata, disse a tutti di dover andare ad evaporare, mentre invece andò a vomitare, per via di quei rigurgiti di realtà. Mentre era china sul water, si voltò verso la finestra aperta per respirare e si accorse che al bagno di fronte Giuseppe era chino sul water con la finestra semiaperta, come lei, e come lei si era voltato a respirare dopo l’affanno. I loro sguardi si incrociarono, Giuseppe inforcò immediatamente gli occhiali e si accertò della visione, mentre lei si affrettò a sistemarsi ed uscì. Quel giorno qualsiasi rischiava di diventare un giorno preciso, lo avevano capito entrambi, si attendeva solo di capire chi dei due avrebbe fatto la prima mossa, rischiosa, appunto. Fu il prode Giuseppe, che attese lei fuori, a fine turno. La rincorse per la strada per un bel pezzo e quando la raggiunse lei si voltò dicendogli: “Allora, mi sembrava di averti consegnato le sedie e le piattole”, volendo fargli intendere di non essere intenzionata a comprendere altro codice. “Smettila, lo sai meglio di me che se qui fuori ci sentono ci prendono per pazzi. Questa è la realtà, ti sei accorta che esiste?”. Lei lo guardò e senza voler dar adito a sospetti di aver capito qualcosa, si voltò per proseguire. Giuseppe le si affiancò e incalzò: “Non è possibile che tutti i giorni mentre vieni qui tu non ti accorga di quello che dice quel vecchio all’angolo della strada che ha perso tutto, non è possibile che non incappi nella questua della signora che un tempo teneva il b and b all’angolo. Li sentono tutti, e ogni giorno ci avvertono che si avvicina una fine”.

 
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un_uomo_della_folla
un_uomo_della_folla il 14/03/17 alle 23:41 via WEB
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