Il mercante di sogni è una favola che con toni chiaroscuri dipinge i sogni come un dono celeste senza il quale è impensabile una vita felice.
I sogni, visti come ricordo immaginario della realtà, sono l'oggetto conteso tra un angelo, a cui è impossibile sognare, e un uomo, a cui è stato rubato ogni ricordo. La presa di coscienza da parte dell'angelo del bisogno di accettare il compito a cui è stato predestinato è un momento doloroso che passa attraverso un espiatorio processo di redenzione.
Il film ribalta la citazione shakespeariana secondo cui gli uomini sono della stessa materia dei sogni. Nella pellicola, infatti, i sogni sono il frutto dell'immaginario umano, dei ricordi, delle emozioni; sono i sogni ad essere della stessa materia dell'uomo e, concordemente a questa interpretazione, solo all'uomo è concesso sognare. Incubi, visioni e ricordi si fondono alla realtà per diventare un unico malinconico sogno.
Inviato da: autunno72II
il 08/09/2010 alle 16:41
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il 08/09/2010 alle 16:17
Inviato da: dolceincanto6
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il 03/04/2010 alle 14:36