FAVOLE

ferite


Dalle ferite alla misericordia."Essere buono con me stesso [...] significa sentirmi legato al bambino ferito dentro di me e averne pieta'.  Osservare le mie ferite interiori con lo sguardo compassionevole del cuore, reagire con l'affetto di una cordiale compassione.  Non infierire contro le mie debolezze, bensi' volgermi verso di esse con amore e com-patirle. [...] Se apprendo l'arte di comportarmi in modo affettuoso e compassionevole con le parti miserevoli di me stesso, proprio questa miseria potra' diventare fonte di benedizione e sorgente di una felicita' piu' profonda.Essere buoni con se stessi non significa giustificarsi sempre e in ogni caso, senza vedere i propri errori.  Ma nemmeno il contrario: non fa bene a nessuno incolpare sempre e solo se stessi, dilaniarsi nei sensi di colpa e scoprire sempre solo gli aspetti negativi di se'.Impara ad accettare di non essere un eroe.  Non farti paralizzare dai tuoi errori e dalle tue debolezze.  Osservale, non rimuoverle, accetta di essere fallibile - e lavora sulle tue debolezze.  Ma non accanirti su di esse.  Lasciale andare.  Se Dio ti perdona, anche tu puoi perdonarti.  Abbi misericordia di te."[Anselm Grun, Il libro dell'arte della vita, Queriniana, Brescia, 2003]